Controlli a raffica della Polfer: decine di denunce e contravvenzioni

di Redazione

PolferAVERSA. Nell’ambito del potenziamento e dell’incremento dei servizi di vigilanza e di controllo sul territorio, gli agenti della polizia ferroviaria di Aversa, durante l’ultimo fine settimana, hanno intensificato le attività preventive e repressive effettuando numerosi controlli.

Denunciate 10 persone, di cui quattro giovani minorenni, e contestate 14 contravvenzioni al regolamento ferroviario, e 8 contravvenzioni al codice della strada, soprattutto per la sosta selvaggia sul marciapiede di piazza Mazzini, dinanzi alla stazione.

Giovedì 7 luglio veniva denunciato B.A., 36 anni 36, di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, il quale, diretto ad Aversa, al fine di sottrarsi al controllo del personale viaggiante, sul treno proveniente dal capoluogo, scappando dalla coda alla testa, e, dal piano inferiore a quello superiore, e viceversa, creava pericolo a bordo del convoglio, e, quando veniva raggiunto, prima si rifiutava di fornire le proprie generalità al capotreno, poi le forniva false. Per lui, quindi, una denuncia per rifiuto di fornire le proprie generalità e false dichiarazioni sull’identità personale.

D.R., 25 anni, di Ercolano (Napoli), già noto alle forze dell’ordine, veniva sorpreso privo del titolo di viaggio sul treno che da Napoli conduceva a Villa Literno, si rifiutava di scendere dal convoglio e, pertanto, seguendo le disposizioni del capotreno, rimaneva fermo nella stazione aversana. L’intervento della Polfer normanna consentiva di accertare che le generalità fornite inizialmente dal giovane erano false. Il 25enne veniva deferito per false dichiarazioni e riceveva due contravvenzioni al regolamento ferroviario, sia perché sprovvisto del titolo di viaggio, sia perché si era rifiutato di dare riscontro all’intimazione del capotreno di scendere dal convoglio. E’ in corso, inoltre, la valutazione dell’ipotesi penale in ordine al reato di interruzione del pubblico servizio.

Venerdì 8 luglio, venivano denunciati i coniugi I.A., 26 anni, e C.F., di 23, insieme a M.P., 26 anni, tutti di Frattamaggiore (Napoli). I coniugi con i propri bambini ed un amico di famiglia (noto alle forze dell’ordine) decidevano di trascorrere la giornata a Scauri, utilizzando il mezzo ferroviario. Al ritorno dal mare tutti decidevano di salire sul treno a lunga percorrenza Intercity che da Formia giunge ad Aversa senza fermate intermedi, ma senza i necessari biglietti. Al controllo del capotreno i tre reagivano in maniera scortese, rifiutandosi di farsi identificare. Si creava disagio a bordo del convoglio ferroviario tanto da far intervenire prima un appuntato dei Carabinieri libero dal servizio e poi la Polfer Normanna. A questo punto I.A. proferiva frasi minacciose all’indirizzo del capotreno. Il 26enne, insieme ai coniugi, veniva quindi deferito all’autorità giudiziaria per rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale e anche per il reato di minaccia a pubblico ufficiale. Inoltre, a loro carico veniva elevata una contestazione amministrativa.

Sabato 9 luglio quattro ragazzi dell’hinterland aversano, tre di quattordici anni ed uno di sedici anni, decidevano di andare al mare utilizzando il treno. Mentre erano in attesa nella stazione di Aversa, dalla massicciata raccoglievano alcune pietre, e, dalla pensilina intermedia, “a pioggia” le lanciavano verso il marciapiede principale della stazione, antistante la sala d’attesa-biglietteria – ingresso sottopassaggi. Il lancio arcuato era praticato per sorpassare il treno fermo sul binario 1 che si interponeva tra i ragazzi e l’obiettivo. Quindi, le pietre lanciate verso l’alto cadevano verso i viaggiatori in attesa e due di esse sfioravano due persone che, solo per un caso fortuito, non venivano colpite. Altre pietre colpivano il convoglio ferroviario, altre venivano incastrate sotto le ruote del treno. I quattro giovani venivano subito raggiunti, controllati ed identificati. Il treno ripartiva dopo che il personale delle Ferrovie effettuava una bonifica dei binari liberandoli dagli ostacoli. Immediatamente venivano avvisati i genitori dei ragazzi che giungevano negli uffici della Polfer ottenendo l’affidamento dei propri figli con le ammonizioni di legge ad avere una maggiore attenzione sui loro comportamenti ed ad intervenire in maniera efficace nel processo di crescita ed educativo. I ragazzi venivano deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni d Napoli perché gravemente indiziati dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e getto pericoloso di cose.

Nella stessa giornata S.E., di 28 anni, di Cava de Tirreni (Salerno), entrava nel bar della stazione di Aversa e con un atteggiamento aggressivo tentava di costringere il titolare dell’esercizio pubblico a somministrargli una consumazione senza corrisponderne il prezzo. In passato l’uomo si era già reso responsabile di un fatto analogo e pertanto era stato perseguito a norma di legge per la medesima fattispecie delittuosa. Il titolare del bar, non riuscendo a contenere la veemenza del giovane ed impaurito da ciò che stava accadendo, chiedeva l’intervento della Polfer che, dopo le prime immediate indagini, che si avvalevano anche dell’acquisizione delle notizie fornite dalle altre persone presenti sul posto, denunciavano S.E. perché gravemente indiziato del reato di tentata estorsione. Si accertava che il giovane si era reso responsabile anche di violazioni al regime della libertà vigilata a cui era sottoposto.

E’ costante, tra l’altro,l’attività di tutela dell’ambito ferroviario e delle aree ad esso limitrofe, posta in essere dalla Polfer normanna con una attenzione mirata anche a contrastare il fenomeno della circolazione illecita e della sosta selvaggia dei motocicli sul grande marciapiede antistante la stazione affinché i motociclisti utilizzino il parcheggio a loro riservato (sito in via Mazzini) evitando il malcostume di raggiungere l’ingresso della stazione con i propri veicoli creando pericolo ed intralcio ai pedoni ed ai viaggiatori. La Polfer è molto attenta a scongiurare questo fenomeno al fine di consentirne la corretta e sicura fruizione della piazza da parte dell’utenza e della cittadinanza.

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