Ciaramella: “Non cedo ai diktat, ora avanti a modo mio”

di Redazione

Mimmo Ciaramella AVERSA. “Non posso assolutamente accettare che due assessori si assentino per protesta dalle sedute di giunta. Questi assessori percepiscono un’indennità per lavorare e devono svolgere le loro mansioni.

Attenderò qualche altra seduta e poi andrò avanti alla mia maniera, a prescindere da documenti politici, esigenze di partito e dalla tenuta della coalizione”. E’ un Mimmo Ciaramella combattivo e determinato quello che prende posizione sugli ultimi avvenimenti che hanno visto il capogruppo consiliare Tonino De Michele e Carlo Amoroso sottoscrivere un documento con richiesta di chiarimenti ai vertici regionali del Pdl insieme ai tre ex alleanzini Nicola Andreozzi, Michele Galluccio e Emilio Scalzone. “Prendo conoscenza – ha dichiarato il primo cittadino – che tra i cinque firmatari ci sono anche De Michele e Amoroso. Si tratta di due persone che erano presenti a quella riunione. A questo punto non si capisce più di chi potersi fidare. Sono stufo ed è giunto il momento di rendere pubbliche le motivazioni personali e non politiche che spingono alcuni consiglieri a prendere certe posizioni. Non si riesce a mettere da parte i personalismi e pensare concretamente all’amministrazione”.

Tornando sull’episodio dal quale sono scaturite le ultime proteste, Ciaramella afferma: “Stiamo ingigantendo un’operazione che non ha nulla di politico. All’assessore Della Valle sono state ritirate delle deleghe perché vi era, oramai, un’incompatibilità palpabile con il dirigente del settore, il comandante Guarino. Altre motivazioni non ci sono”. Poi, quasi a completamento, si lascia scappare: “A me non sono mai piaciute le fughe in avanti. Per cui, quando mi si dice che questa o quella persona deve essere il candidato a sindaco, allora mi irrigidisco. Non cedo ai diktat ed allora vedo che si lavora ad una lista alternativa al Pdl per imporre quel candidato a sindaco. Una circostanza che Michele Galluccio ha candidamente confermato. Qui non si parla di una lista in più a supporto del centro destra, ma di una lista che vuole imporre un proprio candidato”.

Il riferimento a Giampaolo Dello Vicario è tutt’altro che sottinteso. In conclusione, Ciaramella sottolinea che “non sarò mai presente ad una riunione in cui mi si voglia far spiegare perché ho preso certe decisioni. Dirò quello che devo dire nelle opportune sedi di partito. Siamo pronti a discutere, ma si deve tornare a lavorare. Invece, ci sono consiglieri comunali di maggioranza che fanno solo da intralcio e non sanno nemmeno cosa ha fatto e cosa sta facendo questa amministrazione. Sia chiaro, chi lavora resta con me, gli altri fuori. Quando arriveremo alla conta del bilancio se ci saranno i numeri andrò avanti, altrimenti andremo a casa e la città giudicherà”.

Sin qui quella che sembra essere una vera e propria dichiarazione di guerra del primo cittadino che, a questo punto, dovrebbe disertare anche l’incontro in programma per questa sera, dove sono previsti chiarimenti. Intanto, un’altra voce contro si leva anche dal consigliere dei Popolari Normanni Fiore Palmieri, fresco delegato ai Più Europa, che lamenta di non essere stato assolutamente coinvolto nel convegno che vedeva sul tavolo proprio i finanziamenti relativi a questo progetto.

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