De Michele: “Ciaramella penalizza Pdl e privilegia gli alleati”

di Redazione

Tonino De Michele AVERSA. “Inutile negare l’evidenza: lo scontro all’interno del Popolo della Libertà aversano c’è e non si torna indietro. Io continuo ad essere il capogruppo di tutti e nove i consiglieri comunali, ma il gruppo di cinque oggi è più forte e non è detto che non diventi di sei.

E ci sentiamo tutti del Popolo della Libertà al di là delle etichette che gli altri ci vogliono affibbiare”. Il sindaco Ciaramella aveva parlato a muso duro ed altrettanto a muso duro gli risponde il capogruppo consiliare del suo stesso partito Tonino De Michele tra i sottoscrittori di un documento insieme ai colleghi Carlo Amoroso, Nicola Andreozzi, Michele Galluccio e Emilio Scalzone.

“Il partito – ha continuato il medico cesano – in questi anni è stato letteralmente ostaggio del sindaco Ciaramella e del coordinatore cittadino Nicola Golia. Sono loro che hanno sempre deciso tutto senza mai interpellare noi consiglieri comunali del Pdl che siamo stati tartassati e posposti ai consiglieri di altri partiti che il sindaco appoggia senza veli, penalizzando tutti noi”.

Subito dopo queste affermazioni taglienti, De Michele passa ad esempi concreti e afferma: “Il Gruppo Unico delle Autonomie vede tutti i suoi consiglieri con deleghe oltre ad un assessorato pesante, mentre il Popolo della Libertà non ha deleghe per consiglieri se si eccettua Elia Barbato, perchè sponsorizzato da Golia. Hanno deleghe Tozzi o Galluccio? Quest’ultimo, poveretto, non avrà mai quelle promesse perché andrebbero ad irritare Giovanni Tirozzi del Gruppo della Libertà con il vicesindaco Nicola De Chiara. E, purtroppo, Ciaramella privilegia questi ultimi e gli autonomisti a noi del Popolo della Libertà”.

Ancora, riprende l’esponente pidiellino,“oggi l’idea di partito sembra non esistere. Se noi consiglieri siamo in difficoltà, chi appoggerà il centro destra alle prossime elezioni? Stabile? E vorrà almeno un assessorato. Santulli? E vorrà almeno la carica di vice sindaco. Insomma, la coalizione dovrà sottostare a ricatti politici e stare attenti a non essere superati da chi offrirà qualcosa di meglio. La nostra eventuale ricandidatura, poi, non potremo che deciderla dopo aver capito chi sarà il candidato a sindaco per il centrodestra e non credo che Dello Vicario, così come si va dicendo, farà una propria lista per imporre la propria candidatura”. Ed infine, una sorta di epitaffio: “La situazione è negativa e sono pessimista: credo che potrà solo peggiorare”.

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