AVERSA. Non basta dire no alla spesa immediata di un milione e settecentomila euro per lacquisto del teatro Cimarosa, rinviandola a tempi futuri, impegnando a questo scopo, fin da adesso, denaro ricavato dalla vendita di beni comunali lasciati inutilizzati, …
… come deciso dai capigruppo nellincontro preliminare alla presentazione del bilancio tenuto questo martedì. Lacquisto del Cimarosa va cancellato definitivamente dai programmi amministrativi. E questo il parere di Rosario Capasso, consigliere comunale indipendente, su una questione che martedì ha impegnato i capigruppo in circa due ore di confronto per valutare lopportunità di prevedere nel bilancio di prossima approvazione la spesa di un milione e settecentomila euro per acquistare il teatro Cimarosa.
Tra laltro ricorda Capasso non era in discussione lacquisto dellimmobile ma solo lacquisizione del 51 per cento delle quote della proprietà, come se si stesse parlando di entrare a far parte, sia pure quale maggiore azionista, di una multinazionale o di unazienda produttiva e non di una sala cinematografica da restaurare, a suon di euro, per usi ancora da definire. Inoltre continua anche se fosse stata finalizzata allacquisto dellintero immobile e non soltanto al 51 per cento delle quote proprietarie, la spesa sarebbe stata comunque da bocciare in maniera definitiva dal momento che la sala cine-teatrale intitolata a Domenico Cimarosa non ha alcuna rilevanza storica, nè architettonica.Certamente aggiunge Capasso è un grazioso edificio in stile liberty, ma è stato realizzato in tufo e cemento in tempi relativamente recenti (nel 1924, ndr) e a motivarne lacquisto non basta la cupola affrescata dal pittore Arnaldo De Lisio.
Senza voler negare meriti allartista molisano credo dice il consigliere che la nostra città abbia strutture molto più meritevoli di interesse dal punto di vista artistico e storico e per giunta già di proprietà comunale nelle quali si potrebbero più utilmente impegnare quei fondi. Mi riferisco, ad esempio, continua alla chiesa dellAnnunziata dove sono custoditi dipinti di Francesco Solimena, Giuseppe Simonelli, Marco Pino da Siena, Ferrante Maglione artisti tra i più importanti del XV, XVI e XVII secolo per i quali lAmministrazione, proprietaria della chiesa e di quanto contenuto, non ha mai previsto di spendere un centesimo per salvaguardare dal deterioramento del tempo queste opere che, tra laltro, potrebbero fungere da attrazione turistica per la città.
Ma se proprio lAmministrazione intende spendere denaro pubblico per acquisire al patrimono comunale un immobile perché domanda Capasso impinguare le casse di un privato acquistando il 51 per cento della proprietà di un immobile e non acquistare la dismessa stazione della Ferrovia Alifana?. Dopo aver acquisito praticamente tutti gli spazi del percorso della strada ferrata trasformandole in strade, parcheggi e piazze non credo conclude che lattuale gestione dellente avrebbe problemi ad acconsentire alla richiesta dacquisto dellex stazione che, opportunamente ristrutturata, potrebbe ospitare ad esempio lufficio turistico comunale in modo più dignitoso e consono di quanto potrebbe fare attivando lInfo Point pronto da un anno ma lasciato deteriorare dal non uso.