Pasqualina Frezza, addio ad una piccola grande donna aversana

di Redazione

 AVERSA. Quando parliamo di famiglie numerose con tanti figli a carico, famiglie con dieci, dodici figli, ci vien da mettere le mani nei capelli ed esclamare “roba d’altri tempi”.

Oggi sarebbe impossibile solo pensare di mettere al mondo un numero così alto di figli. I motivi possiamo ben immaginarli quali sono. Ma non era il caso della signora Pasqualina Frezza (coniugata Cuciniello), oggi deceduta e volata in cielo. I suoi undici figli l’hanno amorevolmente sostenuta in vita, e nella malattia, fino all’ultimo istante, la loro cara mamma, ottantaquattro anni, per questi figli, rappresentava una vera quercia, un vero esempio di vita.

Il Rione delle palazzine dette “Urra Casa” di Aversa perde una donna dai grandi valori umani e morali, a sua volta trasferiti ai figli. Una grande famiglia aversana, una donna del popolo, una madre esemplare che ha saputo tra mille difficoltà tenere unita e ben salda la sua famiglia. Un esempio per tanti, una donna che fa parte a pieno titolo della storia di Aversa. Una storia, la sua, legata a periodi duri, dove un pezzo di pane era davvero difficile da mettere a tavola.

Questa donna ha lasciato una grande eredità oltre ai suoi undici figli, una moltitudine di nipoti e pronipoti la piangono e, con loro, anche noi vogliamo rendere omaggio a questa “piccola, grande donna aversana”. Lei è parte integrante del nostro passato e della nostra storia, storia fatta soprattutto da persone semplici. Sono loro che, alla fine, lasciano in noi un segno tangibile.

di Donato Liotto, presidente associazione “New Dreams”

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