Riqualificazione Zona Ferrovia: la “ricetta” di Sagliocco

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Spostamento della fermata degli autobus da via Fermi, possibile soppressione del semaforo tra via Diaz e la Variante, utilizzo dell’infopoint di piazza Mazzini sia per informazioni che come posto fisso di polizia municipale.

Sarà questa la ricetta dell’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco per ridare dignità ad una zona, quella del Rione Ferrovia, che ha visto nascere, negli ultimi tempi, un comitato civico per portare alla ribalta le condizioni del quartiere che rappresenta, per quanti giungono in città con il treno, un biglietto da visita non troppo lusinghiero.

La ricetta è stata ipotizzata a seguito di un sopralluogo che lo stesso primo cittadino, i vigili urbani e i rappresentanti dell’azienda consortile dei trasporti hanno effettuato nella giornata di sabato. In primo luogo, per evitare lo stazionamento di molti immigrati, spesso ubriachi, all’altezza dell’ingresso del plesso scolastico “Siani” e della parrocchia di San Michele, sarà spostata la fermata degli autobus in una zona più ampia, anche per evitare ingorghi a ridosso della rotonda di piazza Benedetto Croce.

Ingorghi in quella parte di via Diaz che nascono anche a causa della presenza del semaforo della Variante. Da qui l’idea di utilizzare al suo posto, in via sperimentale, una rotonda mobile per verificare l’impatto sul traffico della zona. Infine, finalmente l’attivazione, dopo due anni e uno spostamento, dell’infopoint di piazza Mazzini con l’allaccio alla rete idrica ed elettrica e l’utilizzo non solo come sportello informativo, ma quale posto fisso di polizia municipale.

“In quella piazza e nei dintorni – ha dichiarato il sindaco – credo sia necessaria la presenza costante di vigili urbani”. Prossima tappa, ancora sabato, 29 settembre prossimo, presso il parco urbano “Ninì Grassia” di via Atellana, inspiegabilmente chiuso a quattro anni dalla sua ultimazione.

“Ogni sabato – ha annunziato Sagliocco – visiterò insieme ai tecnici del comune zone della città o strutture comunali che necessitano di interventi per realizzare un’agenda delle cose da fare ad Aversa e tentare di risolverle. Alcune questioni sono state lasciate a se stesse da tempo immemorabile, tipo il parco ‘Grassia’, voglio almeno rendermi conto dei motivi che hanno portato a questa situazione”.

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