AVERSA. Con laria che tira nei confronti della politica e degli amministratori in genere, chi ricopre un ruolo di rilievo politico amministrativo, quando si parla di problemi che riguardano direttamente le tasche dei cittadini, …
…dovrebbe far attenzione a non lasciarsi tentare dalle sirene della propaganda, preferendo invece la trasparenza e loggettività di dati reali. Sinistra Ecologia Libertà di Aversa, il partito di Vendola, interviene così in merito alle recenti affermazioni di Gino della Valle, componente della commissione ambiente, contestando i dati da questultimo forniti alla stampa riguardo alle percentuali di raccolta differenziata ad Aversa.
Il 54% di raccolta differenziata di cui parla il consigliere Gino della Valle, affermano i vendoliani si riferisce, presumibilmente, solo alla percentuale relativa al mese di settembre e non alla media raggiunta dalla città di Aversa nellanno in corso. Differenza di non poco conto visto laTtarsu che i cittadini andranno a pagare sarà calcolata su questultima (la media annua) e non certo sul pur confortante dato di settembre. Quanto affermiamo continuano i vendoliani è facilmente verificabile sul sito internet dellosservatorio regionale rifiuti della Campania (Siorr), dove i dati di raccolta differenziata relativi alla nostra città,aggiornati al 3 ottobre 2012, dicono che la media raggiunta nei primi 6 mesi dellanno è il 35,60%. Per arrivare al 54% di media annua dunque, negli ultimi tre mesi (luglio, agosto e settembre) il comune di Aversa avrebbe dovuto raggiungere, mensilmente, un valore percentuale prossimo al 100%. Cosa evidentemente impossibile.
Peraltro incalzano i seguaci di Vendola le affermazioni di Della Valle sono nel solco di quanto già annunciato, in consiglio comunale e poi alla stampa, dallassessore al ramo Massimo Pizzi, allorchè confuse il 52% relativo al mese di luglio (percentuale in vero non ancora compresa nella media del 35,60) e la media dellanno in corso. La nostra concludono gli attivisti di Sel non è sterile polemica. Riconosciamo infatti che il trend è in crescita, e, probabilmente, entro fine anno la percentuale di R.D. si attesterà al disopra del 35%. Purtroppo però tale dato sconta un ritardo di due anni visto che (l’art. 11 comma 1 del decreto legge n. 90 del 23/5/2008 e s.m.) il superamento del 35% doveva avvenire nel dicembre del 2010, mentre nel 2011 il valore percentuale doveva attestarsi al 50%, percentuale ben lontana dallessere raggiunta anche nel 2012. Ecco perché proprio non riusciamo a comprendere né gli auto-elogi profusi da Della Valle allamministrazione che rappresenta né, tantomeno, quelli riferiti alla ditta incaricata di svolgere il servizio, visto che i tanti ‘ritardi’ accumulati negli anni si tradurranno, al di là della propaganda e come accaduto negli ultimi anni, in un aggravio a carico dei cittadini.