AVERSA. Da qui non se ne va nessuno, è il titolo del primo libro di Alba Parietti, presentato lo scorso 10 novembre ad Aversa, nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria.
Un appuntamento promosso dallassociazione AversaDonna, presieduta daNunzia Orabona, che ha posto alcune domande alla nota showgirlin una sala gremita. A porgere il saluto della città normanna il sindaco Giuseppe Sagliocco.
Ai microfoni di Pupia, la Parietti ha raccontato alcuni passaggi del libro, che rievocala storia del Novecento italiano in parallelocon quella della sua famiglia. Da una parte la famiglia materna, colta e raffinata, in stretto rapporto con i Savoia, il cui aplomb è allegramente minacciato dallo zio Angelo, chiamato da tutti a causa della sua passione per il travestitismo e la sua mitomania, il “Marchese Faraone”. Dall’altra la famiglia paterna, contadina, comunista, antifascista. Il nonno Antonio che non si toglie il cappello davanti a Mussolini impedisce al futuro padre di Alba di indossare la divisa da Balilla. Una situazioneche lo porterà diciassettenne a diventare il partigiano Naviga e, in seguito, a sfuggire all’eccidio di Perletto.
“Milano dista da Torino cinquant’anni”. Alba li ripercorre tutti con la mente e con cuore mentre vola in autostrada per andare a soccorrere sua madre, una donna meravigliosa ma afflitta per molti anni da gravi sofferenze psicologiche. A ogni chilometro un ricordo, poi un altro e un altro ancora. Insieme s’impongono con prepotenza nei dettagli, nei colori, negli odori, fino a ricreare volti, fatti, emozioni di una vita intera. Con la morte della madre il bisogno di ricostruire la storia della sua famiglia diventa quasi terapeutico. Il desiderio reso possibile dal ritrovamento, del tutto inaspettato, dei diari della mamma e di suo fratello Aldo, rinchiuso per tutta la vita al manicomio di Collegno.
“Abbiamo scelto di avviare il nostro ventiquattresimo anno sociale con una donna bella e affascinante ha commentato la presidente e ondatrice di AversaDonna, Nunzia Orabona non solo per la sua notorietà, ma soprattutto per la sua capacità di mettersi sempre in discussione. Lei prima donna protagonista nel mondo del calcio, che fino al suo ingresso era tutto al maschile, è poi passata al cinema, alla conduzione televisiva, e negli ultimi tempi ad opinionista tv. Risulta in questultima veste donna acuta, intelligente, con delle sue idee che porta avanti con tenacia. Il libro poi lho trovato autentico e genuino, non il solito lavoro editoriale di un personaggio famoso e del resto in questa mia opinione ho trovato conforto nelle recensioni della critica specializzata”.
Alba Parietti, intervista a Pupia – VIDEO |