AVERSA. Poco meno di mille firme in due mezze mattinate di domenica. Altissima ladesione degli aversani allappello che i pendolari dellAgro intendono rivolgere alle Ferrovie per evitare lulteriore taglio di convogli che dalla città normanna porta alla Capitale e viceversa.
Siamo veramente contenti ha dichiarato Augusta Fabozzi, docente, che da otto anni insegna in un istituto romano, tra le attiviste del coordinamento che è stato istituito dellaccoglienza raccolta dal nostro appello. Un migliaio di firme in poche ore sono un successo, ma non serviranno a nulla se non verrà raccolta la nostra richiesta di ripristinare i treni aboliti la scorsa estate. Ma, a quanto pare, la nostra preoccupazione, sebbene partiti per riavere le precedenti corse, dovrà essere quella di difendere almeno quelle attuali, visto che si parla con insistenza di ulteriori tagli che creerebbero non pochi problemi per le centinaia e centinaia di pendolari che, oggi, sono costretti a viaggiare in piedi da Aversa a Roma e spesso non cè spazio nemmeno per stare in piedi.
La docente aversana ricorda anche che, nei giorni scorsi, anche grazie allinteressamento del sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco e del senatore Pasquale Giuliano, un delegazione del comitato pendolari è stata ricevuta dal presidente del consiglio regionale Paolo Romano, presso la sede della Regione Campania. Nel corso dellincontro è stato assicurato loro limpegno della Regione nel cercare di ripristinare le corse soppresse. Da parte nostra ha concluso Fabozzi continueremo la nostra lotta pacificamente, anche se alcuni pendolari ipotizzano di bloccare il traffico ferroviario. Non vogliamo arrivare a tanto, ma vorremmo essere ascoltati.