AVERSA. Un comitato per tutelare il diritto alla vivibilità, nel rispetto di leggi e diritti. E quello nato spontaneo in via Seggio tra i residenti dei tanti condomini e palazzi presenti in quella che rappresenta larteria più antica e storica della città ma nel contempo anche la più abbandonata a se stessa.
Abbandonata dal commercio quotidiano, abbandonata dal servizio di igiene urbana, abbandonata dal controllo della polizia municipale ma letteralmente assaltata da schiere di giovani schiamazzanti e sciamanti nelle ore notturne che creano pericolo ai residenti ma anche a se stessi per il troppo alcool che scorre, le troppe moto ed auto che corrono e le, probabilmente, tante pasticche che passano da una mano allaltra dei frequentatori dei locali notturni presenti in zona.
Così il comitato ha deciso di dare lallarme e chiedere aiuto, inviando un esposto alla Procura della Repubblica, al Prefetto, al sindaco e alla forze di polizia. Nel documento, sottoscritto da decine di cittadini, da rappresentanti di condomini e da politici residenti in zona, chiedono lintervento delle forze dellordine perché siano presenti nelle ore notturne per controllare un fenomeno che ormai è degenerato, rappresentando una condizione stabile di pericolo.
Per i componenti del comitato lordinanza recentemente emanata dal sindaco, avente per oggetto misure per la prevenzione e la repressione degli schiamazzi e dei rumori lesivi della salute, della sicurezza delle persone e delligiene non basta a garantire la vivibilità della zona, perché alle parole devono seguire fatti.
E i fatti sarebbero quelli che descrivono nellesposto: Lassenza dei controlli da parte della polizia municipale sui locali presenti in zona e sui loro frequentatori. Cosa che consentirebbe di fatto loccupazione permanente della sede stradale con sedie e tavolini anche nella strettissima via Seggio (che in alcuni punti non raggiunge i tre metri di larghezza) e, ovviamente, senza pagare limposta per loccupazione di suolo pubblico. Alla quale consegue scrivono altra gravissima lesione dei diritti dei residenti, poiché gli avventori di questi locali consumano e bevono non allinterno dei locali, ma quasi esclusivamente sulla pubblica strada, con musica, schiamazzi, grasse risate, grida anche fino alle 4 del mattino, poiché di sovente si trattengono anche dopo la chiusura dei locali.
Naturalmente il comitato non vuole la chiusura degli esercizi perché portano lavoro e il lavoro va tutelato, particolarmente in periodi di crisi, ma dice Masina Palmieri, portavoce dei firmatari dellesposto è necessario che vengano tutelati anche i diritti dei residenti. Basterebbe aggiunge prevedere lassidua presenza del personale di polizia municipale, stabilire e far rispettare un orario civile oltre il quale non siano tollerati musica ad alto volume e schiamazzi allesterno dei locali, come del resto prevedono le leggi esistenti e decine di sentenze dei tribunali italiani che si sono espressi sul tema, effettuare lalcol test. E quanto abbiamo chiesto nellesposto indirizzato anche al sindaco al quale abbiamo chiesto un incontro con una nostra delegazione ma senza ottenere risposta. Speriamo che adesso voglia riceverci, conclude Palmieri.