Abuso d’ufficio e falso: indagato Mazzarella

di Redazione

Saverio MazzarellaAVERSA. Si sono concluse con la notifica di un “avviso di garanzia” le indagini svolte a carico di Saverio Mazzarella, 43 anni, di Lusciano, noto come esponente delle Guardie Zoofile Ambientali operanti nelle province di Caserta e Napoli.

La polizia di Stato ha accertato che l’uomo, delle cui “operazioni” più volte si è letto su alcuni quotidiani locali, tra le quali particolare risalto ebbe il sequestro del parco Pozzi di Aversa, era privo di qualsiasi titolo autorizzativo. Nell’ambito di un procedimento penale instaurato presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere, Mazzarella risulta indagato del reato di falsità in atto pubblico, sostituzione di persona, abuso di ufficio e minaccia, “perché – si legge in una nota del commissariato di Aversa – in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, in un atto destinato alla Pubblica amministrazione, attestava circostanze false ed usurpava una funzione pubblica, in particolare utilizzando impropriamente carta intestata della Lida”.

“Indebitamente – continua la polizia – esercitava funzioni di polizia amministrativa, di polizia di sicurezza e di polizia giudiziaria, richiedendo al sindaco di Aversa (all’epoca Domenico Ciaramella, ndr.) l’affidamento di locali ubicati all’interno del parco Pozzi, dell’ex macello e del parco Balsamo da adibire a comando delle Guardie zoofile ambientali, e così inducendo in errore i funzionari del Comune di Aversa circa la sua funzione e qualità”.

Mazzarella, continua la nota degli investigatori, “risulta anche indagato per diffamazione perché ,al fine di fare pressione sugli organi istituzionali, mediante una denigratoria campagna di stampa, con una e-mail destinata alla pubblicazione, effettivamente avvenuta su un quotidiano, offendeva il prestigio, l’onore ed il decoro degli appartenenti alla polizia di Stato del commissariato di Aversa, affermando che non davano seguito alle denunce e che anzi gli avevano bloccato il porto d’armi, sottoponendolo a continue vessazioni e ritorsioni con diverse perquisizioni assurde. L’uomo aveva anche accusato i dipendenti del commissariato di Aversa di svolgere l’attività istituzionale abusando delle loro funzioni nel rilascio dei titoli autorizzativi di guardia particolare giurata”.

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