AVERSA. Solo il caso ha evitato che potessero esserci conseguenze ben più gravi.
La notte scorsa, infatti, è crollata unala di quello che fu il Reale Ginnasio «Domenico Cirillo», nellomonima piazza, oggi succursale dellattuale Liceo Classico che porta il nome del medico patriota repubblicano nella parentesi della Repubblica Partenopea. Un edificio antico, ubicato in pieno centro cittadino, a pochi passi dallepiscopio e dal seminario vescovile.
Insomma, lAversa antica ridotta come Pompei. Come i crolli avvenuti per gli edifici di questultima, infatti, anche per il crollo delle due grandi arcate nella città normanna, il principale responsabile, secondo un primo sommario esame dei vigili del fuoco, dovrebbero essere le copiose piogge cadute in questo fine settimana.
La parte interessata dal crollo è unala già chiusa perché inagibile allinterno del cortile, a ridosso della chiesa dello Spirito Santo, da tempo chiusa, interessata ad un recupero che dovrebbe avvenire attraverso i progetti Piu Europa per ospitare la costituenda fondazione «Domenico Cimarosa». Il crollo è avvenuto presumibilmente nella notte tra domenica e lunedì, e, probabilmente, solo per questo non ha causato danni a persone o ulteriori cose. La chiesa dello Spirito Santo è chiusa dagli anni 70 quando crollò tutto il soffitto. «Tempestivo è stato lintervento dei vigili del fuoco, della polizia municipale e dei nostri tecnici comunali ha detto il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco i quali hanno verificato cosa fosse avvenuto, dopo essere stati allertati dal preside dellistituto».
In questa prima fase i vigili del fuoco del locale distaccamento, giunti sul posto per le prime verifiche, insieme agli agenti di polizia municipale, hanno disposto la chiusura immediata al traffico veicolare e pedonale della strada di collegamento tra piazza Cirillo e via Castello in modo che eventuali ulteriori crolli non comportino danneggiamenti a cose e persone. «Inoltre ha continuato ancora il sindaco è stata avvisata anche la Soprintendenza con la quale discuteremo il da farsi».
Al momento, infatti, ciò che desta qualche preoccupazione è solo la chiesa dello Spirito Santo e non la succursale del Liceo Classico una cui parte, in via prettamente precauzionale, è stata comunque chiusa. «Questa mattina alle 9 ha concluso Sagliocco ho appuntamento con il preside del Liceo Classico Tommaso Zarrillo nonché con i vigili del fuoco ed i tecnici comunali per ladozione di ulteriori decisioni». È probabile che, intanto, per ovviare alla improvvisa mancanza di aule, i vertici dellistituto scolastico aversano, dintesa con lamministrazione provinciale di Caserta, dalla quale dipende, dia vita a doppi turni presso la sede centrale ubicata in via Ettore Corcioni.
Ledificio in questione faceva parte di un più ampio complesso conventuale. Proprio 150 anni fa (nel 1863 e per questo sono in corso una serie di manifestazioni rievocative) nellala interessata furono ospitate le prime classi dellallora Reale Ginnasio. Negli anni Settanta fu realizzata la nuova sede di via Corcioni che, nel corso del tempo, si è rivelata insufficiente costringendo a fare ricorso anche alla vecchia sede. Una decisione accolta con piacere dallintera città perché avrebbe portato a far rivivere la sede storica. Ma, probabilmente, la mancanza di manutenzione potrebbe cancellare il sogno.
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