AVERSA. E indispensabile fare chiarezza e subito sulla nomina del responsabile del settore tecnico comunale Alessandro Diana perché nulla getti ombra sul modus operandi di questa amministrazione di cui il Pdl è la componente che rappresenta la parte numericamente più significativa della coalizione di maggioranza.
A parlare è Michele Galluccio, consigliere comunale del Pdl, che fin dalla nomina del funzionario subentrato al dimissionario Ciro Navarra, aveva segnalata linopportunità di una scelta che avrebbe portata al vertice di un settore vitale per il comune di Aversa un dirigente a tempo parziale che, essendo dipendente a tempo pieno dellAmministrazione provinciale casertana, avrebbe lavorato un paio di giorni alla settimana per fare lo stesso lavoro curato, prima, da ben tre funzionari dipendenti comunali a tempo pieno.
Un fatto sicuramente opinabile che di per se dice Galluccio non avrebbe gettato alcuna ombra sullamministrazione se non fosse apparso un articolo, su un periodico locale, che analizza con date e nomi la sequela di atti che ha portato alla nomina del dirigente. Dai dettagli riportati dal periodico appare evidente continua Galluccio che lautore ha avuto il supporto di personale interno alla casa comunale cosa di per se grave, ma quello che è più grave sono le insinuazioni avanzate, in maniera più o meno velate, sulloperato del primo cittadino.
Insinuazioni sicuramente prive di fondamento che dice Galluccio non meriterebbero risposta alcuna, ma che la rendono dobbligo considerando la diffusione del periodico per tutelare limmagine del sindaco, quella del Pdl e dellintera coalizione di maggioranza.
Vero è che il Sel ha appena presentato una interrogazione proprio perché sia fatta chiarezza sulla questione, ma continua lazzurro considerando i tempi collegati alliter di una interrogazione, non si può aspettare che il primo cittadino risponda in consiglio. Occorre che emetta immediatamente un comunicato stampa che faccia chiarezza, ribattendo punto per punto le affermazioni riportate dal periodico locale, conclude Galluccio.