AVERSA. La città di Aversa potrebbe chiedere a Canale 5 i danni recati dalla fiction il Clan dei Camorristi, in onda sullemittente, allimmagine di un territorio ricco di storia, di arte e di personaggi che hanno portato lustro sia alla città che alla nazione.
A ipotizzare la richiesta di risarcimento sarebbe stato il sindaco Giuseppe Sagliocco che avrebbe raccolto le proteste di decine di cittadini infastiditi dai continui palesi riferimenti fatti nelle puntate della fiction che hanno inequivocabilmente chiamato in causa il territorio aversano e casertano mettendo in primo piano un quotidiano con il titolo di fantasia lAversano, proponendo, nella puntata di martedì 26 febbraio una strage di extracomunitari rievocante quella accaduta Castelvolturno e una piazza di spaccio di droga che, guarda caso, si trova a Baia Domizia. Coincidenze che sembrano davvero troppe per unopera dichiarata di fantasia.
Cosicché dopo le proteste espresse dalla Confesercenti, da numerosi politici locali, dal referente provinciale di Libera Valerio Taglione che si è battuto durante le riprese per fare in modo che la fiction non andasse in onda con il più esplicito titolo Il clan dei Casalesi sono stati i cittadini a sollecitare lintervento del sindaco. Stando a voci di corridoio Sagliocco avrebbe dato mandato ai legali dellente locale di valutare la possibilità di chiedere il sequestro del programma e un risarcimento per il danno di immagine che starebbe ricevendo la città dal momento che titolare lAversano un quotidiano, sia pure inesistente, sembra un chiaro riferimento ad Aversa.
Voci che il primo cittadino parzialmente smentisce.In realtà dichiara in merito Sagliocco al momento non cè alcunché di fatto, stiamo solo valutando delle ipotesi con laiuto di professionisti esperti nel settore, ma pare che non vi siano elementi concreti, tali da dare certezza di un esito positivo nel caso avviassimo una vertenza con la produzione della fiction e con lemittente televisiva.Meglio sarebbe aggiunge contattare lemittente per chiedere la realizzazione di servizi capaci di mostrare quanto di buono cè ad Aversa e nel territorio aversano che non è solo quello mostrato da Gomorra.
Una dimostrazione di quanto affermato dal primo cittadino verrà data proprio questo pomeriggio dal convegno tenuto nellaula delle facoltà dingegneria nellambito delle celebrazioni nazionali promosse dal Ministero dellInterno per ricordare il commissario di polizia Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume che nel 1944 si adoperò per salvare la vita a migliaia di ebrei finendo poi i suoi giorni nel campo di concentramento di Dachau.
La scelta di Aversa per questa manifestazione sottolinea il primo cittadino non è stata casuale ma voluta come simbolo del riscatto morale e sociale di un territorio per anni martoriato dalla camorra. E a questo tipo di manifestazioni che la televisione dovrebbe dare rilievo, conclude Sagliocco.