AVERSA. Lassessore Migliaccio si dimette. Sarebbe accaduto venerdì. Il componente dellesecutivo, esponente del Nuovo Psi, avrebbe consegnato le dimissioni nelle mani del primo cittadino che dovrebbe decidere delleventuale accettazione.
A determinare la decisione dellassessore sarebbe stata la polemica nata dopo la ufficializzazione della lista di professionisti utilizzabili dellEnte comunale per lassegnazione di incarichi pubblici, nella quale Migliaccio sarebbe presente quale architetto. Una presenza che non sarebbe lunica rilevabile scorrendo la lista che comprende sia componenti dellesecutivo, sia amministratori e parenti di amministratori.
Un dato che ha fatto gridare allo scandalo il consigliere del Pd Marco Villano, che ha ingaggiato un dibattito mediatico con lassessore Elia Barbato. Il delegato ai lavori pubblici, presente nellelenco quale ingegnere, nel replicare alle accuse è stato chiaro. Premettendo che la presentazione della domanda di inserimento nella lista era stata fatta prima delle elezioni, lassessore ai lavori pubblici ha ricordato al consigliere di opposizione che non si può fare politica in eterno, cosicché occorre tenere aperta la porta alla professione, alla quale si deve tornare una volta conclusa la carriera politica.
Tesi condivisibile ma, a quanto pare, non per tutti. Tantè che lassessore Migliaccio ha ritenuto doveroso rassegnare le dimissioni, chiedendo anche di essere cancellato dallelenco dei professionisti. Chiarendo che la sua sola intenzione era quella di mettere a disposizione la sua professionalità per il bene della città, senza nemmeno immaginare di poter sollevare un polverone mediatico presentando domanda dinserimento nella lista.
Fin qui la notizia delle dimissioni che, pur aspettando conferma, apre un nuovo capito della querelle. Perché lesempio dato dallassessore Migliaccio, chiedendo la cancellazione dalla lista dei professionisti, potrebbe (o dovrebbe?) essere seguito da tutti gli altri componenti dellamministrazione municipale presenti direttamente o indirettamente nellelenco. Ovviamente ci riferiamo alla richiesta di cancellazione dalla short list non alle dimissioni dalla carica che sarebbero una logica conseguenza solo in caso dellaccettazione di un incarico pubblico.