Il Pd aversano alla deriva: sotterrate l’ascia di guerra

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Segretario cittadino Carmine Esposito; componenti il direttivo: Pasquale Fiorenzano, Francesco Giuliano, Luigi Fadda, Alfonso Golia, …

… l’ex consigliere comunale Francesco Gatto, Nicola De Chiara, Francesco Della Volpe, Ludovico Matteucci, Maria Sannino, Gennaro Errichiello, Federico Russo, Raffaele Santulli, Antonio Lucariello, Vincenzo Lucca, Pasquale Piccolo, Giovanni Mandato, Raffaele Di Lauro, Massimo Esposito, Gennaro Falco, Nicola Russo, Gennaro Bosso e Vincenzo Celentano.

Questa la formazione del nuovo direttivo cittadino del Pd, più uomini che voti ci verrebbe da dire, ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Nato da una divisione netta, che ricalca la spaccatura in seno ai democratici locali tra seguaci di Stefano Graziano e Nicola Caputo, due che, a quanto pare, si divertono e si accontentato di fare i galli sul nulla, questo nuovo direttivo dovrebbe reggere le sorti di quello che fu il gloriso Pci e di una parte della famigerata Dc.

Il tutto oggi significa un solo consigliere comunale. Il minimo storico per questa parte politica, che ha iniziato il suo disfacimento quando, con le primarie del novembre 2007 si fece praticamente turlupinare dall’allora Fi che mandò a votare il loro alleato Peppe Stabile, distruggendo di fatto, con una mirabile manovra di Mimmo Ciaramella, il centrosinistra cittadino.

Da allora non si è più ripreso anche perché, nonostante la presenza di importanti e incontestabili personalità della società civile, quello che è mancato è stato il politico di razza (era tornato Lello Ferrara, ma non l’hanno voluto) tanto che ci si è accontentati di un Carneade qualsiasi quale candidato a sindaco.

Un appello ai nuovi componenti del direttivo cittadino: sotterrate l’ascia della guerra fratricida, non correte dietro ai padroni delle tessere, pensate alla città che ne ha tanto bisogno…

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