Chiesa dell’Annunziata: la sagrestia a rischio crollo

di Antonio Arduino

 AVERSA. Aspettando l’avvio dei lavori previsti per l’annualità 2015 dal piano triennale delle opere pubbliche, che costeranno 2 milioni 100 mila euro, concessi dal Ministero dell’Economia e Finanza, la chiesa dell’Annunziata comincia a perdere pezzi e rischia il crollo della sagrestia.

Almeno questo è il parere di un noto tecnico del settore che segnala una perdita d’integrità della facciata dell’ingresso che da accesso al cortile della chiesa monumentale. “In quei punti appare evidente che c’è stata una perdita di sostanza che può avere indebolito la struttura, cosicché andrebbe valutata la consistenza, a scopo preventivo”, afferma il tecnico, indicando zone della facciata incorniciati lo stemma che mostrano, chiaramente visibili, crepe e infiltrazioni. “Forse non c’è nulla di cui preoccuparsi, ma – continua – sarebbe opportuno controllare. Anche perché i lavori di recupero e restauro non sembra comprendano anche la facciata d’accesso al cortile”.

Quanto alla sagrestia appare evidente la necessità di un intervento che elimini, in tempi brevi, la possibilità di un danno alla parte sottostante il tetto che presenta, in più punti, buchi nella copertura. “Siamo andando incontro all’estate e certamente – dice il tecnico – l’assenza di pioggia impedirà il progredire del danno ma, al momento, non c’è alcuna garanzia che non vi siano già state infiltrazioni nel solaio. Anzi chi ha avuto occasione di visitare il primo piano della chiesa mi ha riferito che la pioggia invade anche quella zona creando un vero laghetto sul pavimento”.

Un laghetto che, in misura molto ridotta, si produce anche dentro la chiesa, infiltrandosi attraverso la cupola. Da qui la necessità di un intervento da avviare in tempi brevi. Almeno per quanto riguarda una verifica tecnica degli ambienti già danneggiati. Aspettare il 2015 per dare avvio ai lavori, se davvero partiranno in quell’anno, potrebbe essere troppo.

L’esempio della chiesa del Santo Spirito di piazza Cirillo, parzialmente crollata in attesa dell’avvio dei lavori destinati a ristrutturarla per essere sede di una futura fondazione Cimarosa, annunciati più volte nei programmi triennali, parla chiaro. Per tutelare il patrimonio artistico e storico della città non bastano le parole e i programmi, occorre passare ai fatti. Magari utilizzando da subito i 380 mila euro, appostati dagli oneri di urbanizzazione, previsti per l’annualità 2013 del piano triennale per la ristrutturazione della copertura della chiesa dell’Annunziata.

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Redazione
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