AVERSA. Non voglio dare adito a elucubrazioni mentali, a sterili provocazioni e fraintendimenti, agli inciuci politici che la fanno da padrone a ipotesi ed interpretazioni fantasiose ed è solo per questo che mi preme intervenire e rendervi edotti in maniera inconfutabile ed inequivocabile sulla mia posizione.
Così come già evidenziato, la mia assenza dal Consiglio comunale del 20 giugno scorso, è dovuta solo ed unicamente a motivi di natura strettamente familiare e, peraltro, improcrastinabili perché in caso contrario non sarei mai mancato sia per onorare il mandato conferitomi dagli elettori sia per far conoscere sullargomento, in pubblico consesso, il mio pensiero.
Orbene, non sarei intervenuto a mezzo stampa ex post se non fossi stato tirato in ballo quale pretoriano, dissidente, sfiduciante, ma stante le diverse interpretazioni restrittive, estensive, allegoriche, letterali, ad capocchiam, strictu sensu, vi rendo edotti su quanto dai vari supposto.
Posto che era mia intenzione essere presente in Consiglio e posta la mia volontà di astenermi è giusto evidenziarvi che la mia astensione, qualora fossi stato presente, non sarebbe stata a favore o contro il sindaco perché è bene che si sappia che io non sono a favore o contro nessuno ma ho delle mie idee e convincimenti sui quali sarei lieto di confrontarmi ed entrare nel merito.
Alluopo, pertanto, relativamente allargomento posto allordine del giorno, lesponente, non ha mai avuto alcun tipo di confronto con i propri amici del movimento né tantomeno è stato coinvolto o reso edotto dal proprio capogruppo Rosario Capasso, il quale, o ha omesso di comunicare che tale questione fosse stata trattata sui tavoli politici ai quali lui partecipa o la stessa non è stata mai discussa.
Pertanto, in assenza di un confronto o comunque di una mancata comunicazione ed in assenza di una linea politica del movimento, lesponente, si sarebbe, come già detto, astenuto.
Astensione che certamente non vuol dire lavarsi le mani – chi mi conosce sa benissimo che non mi sottraggo anche ai confronti più aspri ma semplicemente lasciare a chi ha già deciso gli oneri e gli onori della scelta fatta. Ma vi è di più!
Pur appartenendo al movimento Noi Aversani cui penso di aver dato un copioso contributo, molto spesso, in mancanza di un segretario cittadino, di un consiglio direttivo e/o in ogni caso di una vera programmazione politica, mio malgrado, mi trovo, dopo approfondimenti personali a decidere. Naturalmente, essendo dotato di una autonomia di idee, pensiero e stante la mancanza di una sinergia di movimento prendo le decisioni che ritengo più giuste ed opportune per la città. Nel caso de quo, vi ho spiegato i motivi della mia eventuale astensione.
Viene da chiedermi e linterrogativo è chiaramente retorico e forse frutto di una deformazione professionale, chi ha votato positivamente o negativamente ha esercitato il proprio diritto di voto o semplicemente ha ratificato o non ratificato quanto già fatto?
A mio modesto avviso, il problema è chiaramente di natura generalizzata e non riguarda certamente la mia assenza quale consigliere facente parte del gruppo di Noi Aversani o la mancata presenza di qualche altro rappresentante della maggioranza o lastensione, il voto positivo o negativo che sia, ma bensì, la totale anarchia che inizia a imperare. Anarchia intesa non nel senso etimologico ed originario del termine, ovvero, dal greco an (privazione) + ἀρχός, leader ma bensì nel senso illuministico del termine, ovvero, far si che dal disordine, dallo smantellamento di una schema definito ed organizzato possa trovare spazio il perseguimento di un obiettivo predefinito da chi il potere lo esercita e lo esegue ma non lo condivide.Divide et impera!
Spero di aver fugato qualsiasi sorta di dubbio con lonestà, la linearità e la trasparenza che mi contraddistinguono ma una volta per tutte tengo ad evidenziare che, lesponente, prima di votare o prendere decisioni dovrà essere coinvolto e nessuna scelta mai sarà pro o contro qualcuno ma sarà il frutto di un approfondimento sui temi. Come direbbe il buon Gaio Sallustio Crispo Vastus animus immoderata, incredibilia, nimis alta semper cupiebat.
Il consigliere comunale di Noi Aversani, Paolo Galluccio