Chiusura in arrivo per il Centro Impiego, le accuse di Cella

di Antonio Arduino

 AVERSA. Il centro per l’impiego di via Pommella potrebbe chiudere i battenti. A decretarlo potrebbe essere la Procura sammaritana alla quale i tecnici dell’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva dell’Asl …

… avrebbero denunciato il mancato adempimento da parte dei responsabili dell’Ente Provincia, proprietaria dell’immobile, di quanto imposto dall’ordinanza sindacale firmata il 4 ottobre 2012 a seguito dei controlli effettuati che avevano evidenziato una serie di carenze igienico-strutturali tali da rendere la struttura inidonea all’uso a cui è destinata.

Carenze per le quali il sindaco Sagliocco aveva trasmesso gli atti in Procura per fare luce sul cambio di destinazione d’uso dell’immobile, ristrutturato per essere civile abitazione ma diventato ufficio pubblico situato in una zona della città che, sulla base del piano di recupero del centro storico, non consentirebbe questa funzione.

Tenendo conto del tempo di legge per eventuali ricorsi, al di la dell’iter giudiziario tendente a definire la questione del cambio d’uso, il 16 marzo 2013 era scaduto il termine ultimo concesso dall’ordinanza per l’esecuzione dei lavori necessari a mettere in regola l’immobile anche dal punto di vista igienico-sanitario, così i responsabili dell’Unità operativa di prevenzione collettiva hanno provveduto a denunciare alla Procura l’inadempienza dell’Ente Provincia.

Da qui la possibilità di un intervento della magistratura. “A mio parere – dice il consigliere provinciale Salvino Cella, che è anche consigliere comunale e leader dell’opposizione per essere stato candidato sindaco del centrosinistra – sarebbe opportuno che in questa vicenda intervenisse nuovamente il sindaco, dando seguito all’ordinanza dell’ottobre scorso”.

“Se le irregolarità rilevate e segnalate dai tecnici dell’Asl non sono state eliminate è doveroso chiudere la struttura e il primo cittadino può farlo con apposita ordinanza”. “Che – aggiunge Cella – a mio parere deve sottoscrivere perché, come riferitomi dell’assessore all’urbanistica, il piano di recupero in quella zona della città non consente il cambio di destinazione d’uso chiesto dal consigliere comunale ed assessore provinciale Dello Vicario”.

“Di conseguenza il centro per l’impiego va chiuso indipendentemente – ribadisce Cella – da quanto deciderà la Procura a seguito della denuncia dei tecnici dell’Asl riferita alle carenze igienico-sanitarie”. “Così come va chiusa – prosegue il consigliere – la biblioteca comunale che non è dotata di certificazione di agibilità, stando alle dichiarazioni fatte alla Commissione controllo e trasparenza, di cui sono presidente, dal funzionario comunale Alessandro Diana, e alle dichiarazioni dell’assessore competente”.

“Dopo aver preso atto di queste situazioni il sindaco non può – sostiene Cella – consentire che si perseveri nelle irregolarità”. “Se una struttura non è utilizzabile per quello a cui è destinata, come il Centro per l’impiego, o non è dotata di agibilità, come la biblioteca, anche se pubblica va chiusa, proprio come accadrebbe se si trattasse di strutture private” afferma Cella.

“Non si può – continua l’esponente dell’opposizione – dimostrare di sapere firmando una ordinanza, come per il Centro per l’impiego, o dichiarare di sapere, come nel caso dell’inagibilità della biblioteca, e poi lasciar cadere la cosa chiudendo gli occhi”. “Un’amministrazione che vuole essere credibile alle parole deve fare seguire atti concreti” conclude Cella.

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