Movida, un vigile ci scrive: “Ecco la verità dei fatti”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Movida in via Seggio, la polemica continua. Così, dopo le mail dei cittadini che sottolineano tra le carenze anche quelle del servizio di polizia municipale, riceviamo la mail di un addetto ai lavori …

… che, chiedendo di conservare l’anonimato, dà ai lettori la possibilità di ascoltare l’altra campana senza il filtro dei comunicati stampa. Ve la proponiamo così com’è arrivata e, considerando che siamo all’ennesimo fine settimana della movida, che tante emozioni offre a esercenti e commercianti, chissà che non sia utile a modificare le cose.

“In primo luogo – si legge – nella rissa di piazzetta Lucarelli accaduta tra venerdì e sabato non ci sono state ulteriori conseguenze perché la polizia municipale è intervenuta pochi attimi dopo lo scoppio della rissa ed anche se con solo cinque agenti è riuscita a bloccarla, non solo ha dovuto anche fare attenzione affinché nei momenti successivi non scoppiassero altri scontri e con mestiere ci è riuscita, purtroppo nessun ‘responsabile’ è stato fermato perché non era possibile farlo in quelle circostanze ed in quelle condizioni, infatti tentare un fermo tra centinaia di giovani agitati sarebbe stato un errore clamoroso e molto pericoloso”.

“Solo dopo, – continua la mail – quando tutto era finito e l’ambiente era di nuovo tornato in sicurezza sono arrivati carabinieri e polizia, ovviamente non perché stessero perdendo tempo, ma semplicemente perché erano impegnati altrove. I cittadini che hanno raccontato l’episodio forse dovevano essere più precisi e forse dovrebbero iniziare ad essere un poco più generosi e rispettosi della loro polizia municipale e capire anche che gli agenti intervenuti in una circostanza come quella potevano anche limitarsi a trasmettere l’allarme ed attendere l’arrivo di rinforzi”.

“Adesso le critiche. – prosegue l’autore della mail, che sembra deciso dire sia il bene che il male – È assurdo che la polizia municipale si limiti a ‘richiamare’ chi viola leggi, regolamenti o ordinanze, anziché sanzionare, è inoltre assurdo che la polizia municipale sia utilizzata per fare la guardia alle transenne e perché questo stato di cose continua non lo si capisce. Forse il sindaco dovrebbe richiamare i vertici anche per questo?”.

“Come ultima considerazione – conclude la mail – pur non essendo un avvocato, vorrei dire che forse quello che il dottor Castaldo afferma è un pochino difficile da applicare. In primo luogo perché quella sentenza della Cassazione, pur se a sezioni unite, si riferisce, come tutte le sentenze della Cassazione, ad uno specifico caso, poi se così fosse la movida dovrebbe finire ovunque, ovviamente condivido in pieno il dottor Castaldo nel momento in cui afferma che il problema principale è certamente l’alto tasso di inciviltà. Cordialità”.

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Redazione
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