AVERSA. Due delibere relative a cultura e turismo portate in giunta dal sindaco Giuseppe Sagliocco senza che gli assessori al ramo ne fossero a conoscenza.
Sono questi gli ultimi esempi di uno stillicidio continuo e fitto di decisioni che il primo cittadino continua a prendere in solitario e a comunicare solo quando necessita il ricorso alla giunta e, a volte utilizzando lo strumento dellordinanza, così come con le strisce gialle trasformate in blu, senza dar conto assolutamente ad alcuno. Una situazione che se, da un lato, mette in evidenza il carattere volitivo e arcigno del sindaco, dallaltro mette in evidenza una vera e propria sudditanza da parte non solo degli assessori che, sebbene vedano continuamente invase le proprie competenze, nella quasi totalità dei casi, subiscono anche se non sono daccordo (e qui entra in campo la dignità e lamor proprio di ognuno), dallaltro anche le stesse forze politiche di maggioranza che spesso non sono messe in condizione (a dispetto dei proclami) di condividere decisioni che hanno molto di politico nel senso lato del termine.
Ecco, allora, spiegate le continue prese di posizione, attraverso mozioni e interrogazioni, anche da parte di quanti di questa maggioranza fanno parte. Una sorta di opposizione interna che è tale per carenza di condivisione. Dopo i tre ex An Galluccio, Dello Vicario e Della Valle, anche allinterno di Noi Aversani cè qualche scricchiolio.
Ma il sindaco, giustamente, non si preoccupa più di tanto tenuto conto che la sua maggioranza può contare addirittura su ex nemici giurati come i candidati a sindaco Gabriele Costanzo, passato ufficialmente al Pdl, e Salvino Cella che, a fronte delle migliaia di voti ricevuti per conto del centro sinistra, ha per il sindaco-podestà parole mielose.