Pizzi si dimette da assessore: rebus sulla successione

di Antonio Arduino

 AVERSA. Ufficializzate mercoledì mattina le dimissioni dell’assessore Massimo Pizzi, rassegnate per ragioni esclusivamente personali.

Ed ora si apre il capitolo successione per la quale, stando ai si dice, sarebbero in corsa anche i due consiglieri del Pdl Dello Vicario e Della Valle che in più occasioni hanno criticato l’operato del primo cittadino, evidenziandone le anomalie e parlando di mancanza di partecipazione alle scelte municipali che incidono sulla vita dei cittadini.

Un modus operandi definito solo ventiquattro ore fa dai due ex An non come volontà di fungere da opposizione ma come “diritto di critica”, legato al compito dei consiglieri di verificare gli atti, come fatto negli ultimi dieci anni che hanno visto la loro presenza in consiglio.

Potrà uno di loro sostituire l’assessore dimissionario? Sono i due tra i nomi graditi al primo cittadino? Lo abbiamo chiesto al sindaco Giuseppe Sagliocco. “E’ prematuro indicare chi sarà il successore di Pizzi, la scelta è legata alle dinamiche interne del Pdl. Da parte mia non c’è alcuna problema di gradimento o non gradimento”, esordisce Sagliocco.

“Relativamente ai due consiglieri da lei indicati, la questione – continua – è un’altra, c’è un problema di coerenza. Non comprendo la loro posizione. Il tipo di confronto avviato con l’amministrazione non è fisiologico, è esasperato”. “In democrazia – sottolinea – il confronto è normale ed è assolutamente democratico. Ma se abbiamo opinioni diverse, se non c’è un punto di condivisione non c’è possibilità di collaborazione”. “Non è – precisa – un problema personale, né di capacità politiche ma su tante questioni c’è un distinguo e un osservare che dovrebbe avvenire attraverso il canale del partito, come ho chiarito anche in occasione della inaugurazione della nuova sede del Pdl”.“Personalmente, l’ho detto, sono disponibile al confronto però – aggiunge – non è possibile poi che, dopo, ciascuno descriva la realtà secondo il proprio punto di vista”.

Dunque, nessuna preclusione su alcun nome per la successione di Pizzi, neppure su quello dei consiglieri ex An Dello Vicario e Della Valle? “Sono convinto – afferma il sindaco – che i partiti debbano riprendere quota, debbano riacquistare il ruolo che spetta loro nel governo della città, di conseguenza se dovesse maturare una indicazione del Pdl su uno dei consiglieri ex An sarebbe necessario prima un chiarimento interno al partito che desse la possibilità di riportare la convergenza tra tutti, smentendo di fatto tutto quanto detto fin ad oggi”. “Sarebbe una evoluzione di cui non potrei non prendere atto”, conclude Sagliocco.

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