Informare la cittadinanza: Sagliocco opta per il tradizionale manifesto

di Antonio Arduino

 AVERSA. Singolare iniziativa volta a dare conto agli elettori dell’operato dell’amministrazione messa in campo dal sindaco Giuseppe Sagliocco.

Per informare di quanto l’Ente sta per realizzare in tema di opere pubbliche il sindaco Sagliocco ha fatto affiggere in tutta la città un manifesto in cui informa gli aversani sulle maggiori attività concretizzate in materia di lavori pubblici.

In primis, il completamento della procedura per appaltare i lavori di ristrutturazione di Parco Pozzi che partiranno a settembre e l’acquisizione dei pareri della Sovrintendenza per la sistemazione di Palazzo Gaudioso sede della biblioteca comunale.

Poi la notizia della trasmissione alla stazione unica appaltante degli atti necessari all’espletamento delle gare per il rifacimento di via Roma. piazza Cirillo e piazza Don Diana che saranno interessate anche da un percorso di bike sharing che ha ottenuto il parere favorevole della Sovrintendenza. Infine la trasmissione degli atti, corredati del parere favorevole della Sovrintendenza, relativi al completamento e la ristrutturazione di Casa Cimarosa e al recupero della chiesa dello Spirito Santo di piazza Cirillo dove sarà realizzata anche una sala concerto per la costituenda Fondazione Cimarosa.

Un’informazione data alla città in un modo del tutto nuovo. Scelto, probabilmente, per sostituire il metodo adottato da un gruppo di consiglieri che di propria iniziativa, come affermò il primo cittadino in risposta ad una nostra specifica domanda, riprendendo una iniziativa – prevista dallo statuto comunale – della prima amministrazione Ferrara che aveva realizzato una sorta di gazzetta ufficiale della città, avevano dato vita ad una pubblicazione mensile il cui evidente obiettivo era quello di informare gli elettori delle attività amministrative. Buona l’idea, criticabile il titolo del periodico. Perchè Il primo numero uscito nel mese di maggio aveva sollevato critiche e perplessità, non per i contenuti ma proprio per il titolo scelto.

Chiamare il mensile “L’Aversano”, prendendo spunto da un titolo di fantasia apparso nella fiction “Il Clan dei Camorristi”, criticata pubblicamente anche dal primo cittadino per la ricaduta sull’immagine derivata alla città, deve aver suggerito al sindaco un modo alternativo per informare. Ed ecco i manifesti.

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