AVERSA. Alessandra Ferrandino, originaria di Aversa, a soli 21 anni è la più giovane laureata d’Italia almeno tra i giovani che hanno concluso l’università quest’estate.
Si è laureata in ingegneria civile all’Università di Padova con la votazione di 99/110. Poco più di tre anni fa parlammo di lei, perché nel 2010 fu la più giovane diplomata d’Italia quando conseguì la maturità scientifica al Liceo “Leonardo Da Vinci” di Treviso, dove anni fa si è trasferita con la famiglia. Ha iniziato le elementari ad Aversa quando aveva solamente 4 anni, adesso come allora le abbiamo posto qualche domanda.
Meno di quattro anni fa la più giovane diplomata dItalia, oggi la più giovane laureata, che effetto le fa? Sono molto soddisfatta di me stessa e del traguardo raggiunto, con sacrifici, impegno e costanza.
Mamma e papà saranno contenti del loro genietto, cosa sognano per il futuro della loro figliuola? I miei genitori sognano che io realizzi a pieno i miei obiettivi, come ho sempre fatto finora, con l’augurio che siano sempre il meglio per me.
Lei è andata via da Aversa nel 2004, a causa del lavoro del papà, ritorna spesso nella città natia, ha ancora dei legami? Ritorno ad Aversa una volta all’anno circa, ultimamente meno: lì ci sono la maggior parte dei miei parenti, ma spesso mi è difficile conciliare gli impegni per spostarmi.
Ad Aversa ha frequentato le scuole fino alla seconda media, ha ancora dei contatti con gli insegnanti di allora o con i compagni di classe? Purtroppo ho perso tutti i contatti; avevo solo 11 anni, per cui è difficile mantenere i rapporti con persone che non vedo più da quando ero così piccola.
Più piccola diceva che voleva fare larchitetto, è ancora quello il suo obiettivo? Il mio obiettivo è fare l’ingegnere, distante dalle vecchie prospettive di architetto, ma pur sempre nello stesso ambito dell’edilizia.
Si sente più veneta o più aversana? Mi sento molto più aversana che veneta, il sangue è meridionale!
Quale argomento ha trattato nella sua tesi? La mia tesi trattava “Instabilità nelle strutture di cemento armato”.
Fonte: Il Corriere di Aversa e Giugliano (di Salvatore Pizzo)