Il caso di Pasquale: invalido “a sua insaputa”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Invalido a sua insaputa, in Italia succede anche questo. E’ accaduto a Pasquale Molitierno, 64 anni, di Aversa, imbianchino attualmente disoccupato per mancanza di lavoro alla ditta da cui dipende, …

… che si è visto assegnare d’ufficio una esenzione dal ticket codificata come C02 vale a dire invalido civile con riduzione della capacità lavorativa del 100 per cento con indennità di accompagnamento. “E’ un errore”, ha esclamato Pasquale al medico di famiglia che gli chiedeva da quale malattia fosse stata prodotta la invalidità.

“La mia esenzione – ha aggiunto – è la E02 che spetta ai disoccupati. Forse hanno scritto C invece di E”. Niente affatto, come ha constatato lui stesso, sul computer del sanitario le esenzioni assegnategli automaticamente dal sistema di controllo del Ministero della Economia e Finanza (Mef) erano proprio due: la E02 prevista per i disoccupati e la C02 assegnatagli come invalido civile con una riduzione della capacità lavorativa del 100 per cento che prevede una indennità di accompagnamento.

Un assegno che, ovviamente, Pasquale non ha mai ricevuto. Del resto, non avendo alcun tipo di problema di salute. non aveva mai presentato all’Inps domanda per vedersi riconosciuta una invalidità civile Eppure gli è stata assegnata d’ufficio l’invalidità al 100 per cento con indennità di accompagnamento.

Un errore del sistema di controllo informatico dell’Inps che Pasquale ha immediatamente segnalato perché fosse corretto prima che qualcuno gli mettesse in pagamento l’assegno non richiesto e non dovuto per, poi, denunciarlo quale falso invalido.

Un caso paradossale che, però, non è l’unico riscontrabile nei dati trasmessi dal Mef ai medici di famiglia che, spesso, assegnano esenzioni dal ticket, con codici legati al reddito, a cittadini che non solo non ne hanno diritto ma che addirittura non ne hanno fatto richiesta.

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