Luciano: “Chi vuole l’amministrazione a casa bada solo ai propri interessi”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Quattro documenti per chiedere al primo cittadino la stessa cosa: maggiore partecipazione e coinvolgimento all’attività amministrativa.

Questo, in estrema sintesi, il contenuto degli atti firmati dai quattro consiglieri del Udc, dai tre esponenti del Pdl provenienti da alleanza nazionale, dal consigliere autonomo Imma Lama e dai due consiglieri del movimento civico “Noi Aversani”, Nico Nobis, e Paolo Galluccio, trasmessi alcuni giorni fa al sindaco Giuseppe Sagliocco che sembra voler prendere tempo per fare un’analisi del contenuto ed esprimere un giudizio ufficiale su un avvenimento politico che, secondo alcuni, rischierebbe di far concludere anzitempo la sua esperienza amministrativa.

Mancando la possibilità di interpellare il primo cittadino, non contattabile in queste ore, abbiamo chiesto di fare il punto della situazione a Luciano Luciano, coordinatore cittadino del Pdl che è il partito più votato nella tornata elettorale del 2012 e quindi con maggiore rappresentanza nel consiglio comunale.

“Premesso che ho avuto la possibilità di prendere visione diretta solo del documento presentato dall’Udc e che, per informazioni ricevute indirettamente, so che il contenuto rispecchia quanto riportato negli altri tre documenti devo sottolineare due cose: l’intempestività dei documenti presentati e la contemporaneità della presentazione degli stessi”, esordisce Luciano. “L’intempestività perché –ricorda – prima delle vacanze estive avevamo già affrontato questo tema, tant’è che stavamo già effettuando degli incontri interpartitici per analizzare i temi amministrativi e presentare le nostre conclusioni ed eventuali osservazioni al sindaco, perché fosse realizzata di fatto una partecipazione condivisa alle attività, cosa che stava avvenendo”.

“La contemporaneità della presentazione degli stessi che – sottolinea Luciano – indica come tra i quattro gruppi ci sia stato un incontro preparatorio per la formulazione delle richieste”. Richieste – continua l’esponente del Pdl – che, nell’ottica di un discorso politico di coalizione, sarebbe stato logico rappresentare anche a me quale coordinatore del partito di maggior peso nella attuale consiliatura, per una valutazione preventiva. Invece, ad oggi, l’unico documento pervenutomi è quello dell’ Udc, non mi è stato trasmesso nemmeno quello firmato dai tre esponenti del Pdl”.

“Naturalmente, prima di una valutazione ufficiale, la questione – aggiunge – dovrà essere trattata in seno al nostro e agli altri partiti, cosa che avverrà nella prossima settimana”. “Perché – continua – se è giusto che dopo un periodo iniziale in cui il primo cittadino ha operato in maniera quasi autonoma, cosa che può essere spiegata con la necessità di prendere le misure della situazione, è anche giusto che si torni ad un’azione politica condivisa, con interventi attuati dopo i normali e fisiologici confronti con gli esponenti dei partiti di maggioranza”.

Circa la possibilità che il malessere rappresentato nelle comunicazioni dei consiglieri possa incidere negativamente sul volto al bilancio, portando alla conclusione dell’attuale consiliatura con il successivo ritorno alle urne Luciano afferma: “Non si può escludere che qualcuno abbia il desiderio di mandare a casa il sindaco e l’amministrazione. Ma si tratta di persone che guardano al proprio interesse e non a quello della città”.

Quanto alla circostanza che il documento del Pdl è stato sottoscritto esclusivamente dai tre consiglieri provenienti da Alleanza Nazionale, Luciano ricorda: “Su quei consiglieri è già in atto una valutazione, da parte del coordinatore provinciale, in relazione al comportamento tenuto fino ad oggi che è stato troppo spesso in contrasto con le direttive del partito”. “Senza voler entrare nel merito del documento trasmesso al sindaco il loro comportamento – conclude Luciano – è da consiglieri indipendenti, non da esponenti del Pdl”.

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