AVERSA. Cresce lattesa per lapertura del ventesimo anno sociale di AversaDonna, lattivissimo sodalizio socio culturale aversano tutto al femminile che si terrà, sabato 12 ottobre, alle 17, alla Facoltà di Ingegneria di Aversa, con la mostra-convegno 100 scarpe rosse contro la violenza.
Una kermesse per
sensibilizzare sempre di più lopinione pubblica sulla violenza, che talvolta
arriva anche a conseguenze estreme, che quotidianamente affligge la donna.
Madrina dellevento sarà la nota psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi, frequentatrice
abituale dei più importanti talk show televisivi italiani, presidente della
Fondazione Onlus Movimento Bambino e socia tra laltro di AversaDonna.
Ma a
dare ancor maggior spessore alliniziativa, che è patrocinata dalla Diocesi di
Aversa Pastorale Universitaria e dalla Città di Aversa, Assessorato alla Cultura,
ci sarà la collaborazione con il Comune di Orta di Atella, ed in particolare
con lAssessorato e la Commissione alle
Pari Opportunità che provvederà allallestimento di una mostra, Amare Amaro,
incentrato proprio su questa tematica, triste e sempre attuale.
Una
collaborazione importante dichiara lassessore ortese, Eleonora Misso con unassociazione che negli anni si è sempre
distinta sia per la promozione della cultura nel nostro territorio, con
personaggi di grandissimo spessore, da Dacia
Maraini a Monica Vitti, da Sergio Zavoli a Stefano Zecchi, solo per citarne alcuni, sia per lattivismo a
sensibilizzare lopinione pubblica su tematiche riguardanti le donne di cruda
attualità. La mostra in cui saranno presentate opere di diversi artisti, sarà
intervallata dagli allestimenti di scarpe rosse, donate o prestate dai
cittadini aversani e dai commercianti che hanno esposto lapposito totem
informativo, e da coreografie promosse dallIstituto Osvaldo Conti, mentre il
servizio hostess sarà affidato allIstituto Mattei.
La mostra dichiara Immacolata Migliaccio, presidente della
Commissione Pari Opportunità di Orta di Atella è un percorso artistico che da
voce ad un dramma di portata mondiale, di cui lItalia non è affatto immune, il
femminicidio. Fenomeno spesso silenzioso, che esista da sempre e che bisogna
combattere quotidianamente, senza mai abbassare la guardia.
Soddisfatta Nunzia Orabona, presidente di AversaDonna,
che dice: Ci tengo a sottolineare la partecipazione delle altre associazioni
femminili aversane come appunto le Maria Cristina di Savoia, le vincenziane di
San Giuseppe Operaio e la Fidapa, che non si sono tirate indietro, collaborando
fattivamente su un tema così importante.