L’Enel Rete gas paga al Comune per canoni pregressi

di Redazione

 AVERSA. Siglato, lunedì mattina, l’atto con cui si rinegoziano i corrispettivi derivanti dagli obblighi contrattuali tra il Comune di Aversa ed Enel Rete Gas, società che gestisce la rete metano in città.

“Entro pochi giorni – ha annunciato il sindaco Giuseppe Sagliocco – incasseremo dall’Enel Rete Gas i canoni pregressi”. E nello specifico: 18.035,05 euro oltre Iva – quale saldo sul corrispettivo già versato per l’anno 2009; 77.736,74 euro oltre Iva – quale saldo sul corrispettivo già versato per l’anno 2010; 114.293,07 euro oltre Iva quale saldo sul corrispettivo già versato per l’anno 2011, mentre, per il periodo compreso tra il 01.01.2012 al 21.06.2012, 213.831,89 euro oltre Iva.

Per il periodo compreso tra il 22.06.2012 al 31.12.2012, invece, saranno versati 239.939,27 euro oltre Iva in quanto la convenzione scadeva, prima della proroga, il 21 giugno. Sono state rimodulate anche le tariffe per l’anno 2013 per il quale l’Enel Rete Gas verserà un corrispettivo annuo pari al 31% del vincolo dei ricavi totali dell’anno precedente a quello di competenza.

“Queste somme – ha spiegato Sagliocco – rappresentano i riconoscimenti per la concessione del servizio pubblico di distribuzione del gas naturale. Il Comune di Aversa percepisce dall’Enel Rete Gas un indennizzo per l’utilizzo della rete di distribuzione, di proprietà comunale, parametrato al numero di utenti allacciati sul territorio comunale e sui metri cubi di metano distribuiti”.

“Recuperare i crediti vantati dal Comune di Aversa – ha sottolineato il sindaco – è stata ed è una delle priorità di questa Amministrazione comunale. Nei mesi scorsi abbiamo posto in essere numerose azioni atte al recupero di somme a noi dovute, così come in questo caso con l’Enel Rete Gas con la quale siamo giunti a questa conclusione in seguito a numerosi incontri tenutosi con i responsabili della società anche in considerazione che l’Enel, con la liberalizzazione del mercato della distribuzione del gas, riteneva che queste somme non fossero dovute”.

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