Periodico multimediale, i consiglieri: “Atti illegittimi”

di Livia Fattore

 AVERSA. «Signor Prefetto fermi quella gara illegittima». A chiederlo, con una lunga e dettagliata nota, dopo una guerra fatta di comunicati e dichiarazioni al vetriolo tra il sindaco Giuseppe Sagliocco e diverse forze politiche, oltre alla locale Associazione Stampa di Aversa e Agro Aversano, …

… i consiglieri comunali Michele Galluccio, Gianpaolo dello Vicario, Luigi della Valle, Immacolata Lama, Orlando De Cristofaro,Augusto Bisceglia e Paolo Galluccio. Oggetto del contendere la delibera di giunta n. 322 del 30 agosto 2013 ad oggetto ‘‘Istituzione periodico multimediale‘‘ e la successiva pubblicazione, in data 18 novembre, sul sito del comune dell’avviso di gara con scadenza fissata per il 2 dicembre 2013.

I sette consiglieri comunali hanno ritenuto che questi atti siano viziati da gravi profili di illegittimità, sia per la competenza dell’organo che ha adottato la delibera, ovvero la Giunta comunale, sia per la sostanza dell’atto. In primo luogo, infatti, evidenziano che la materia della disciplina di uno strumento di comunicazione istituzionale è materia di competenza del consiglio comunale, così come disposto dallo Statuto del Comune di Aversa.

Bollettino che dovrebbe essere disciplinato con apposito regolamento adottato dal consiglio comunale, disciplinando in via preventiva gli argomenti che deve trattare il bollettino. Gli stessi consiglieri sottolineano che lo Statuto prevede un Bollettino aperto a tutte le forze politiche e «non solo uno “instrumentum regni” in mano alla maggioranza ed al sindaco pro tempore ma un reale mezzo di comunicazione di pubblico interesse e, in quanto tale, assoggettato a specifiche regole preventivamente stabilite e altrettanto opportuni strumenti di controllo e garanzia.

Nulla di tutto questo è previsto negli atti di gara adottati da Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale nella qualità di Dirigente Responsabile Unico del procediment ». Poiché, poi, questo strumento dovrebbe pagarsi con l pubblicità, per i sette consiglieri vengono a mancare una serie di previsioni normative che la maggioranza non avrebbe attuato. «Inoltre – evidenzia Michele Galluccio – il Comune di Aversa è già dotato di un ufficio stampa con personale addetto e di un sito internet che viene aggiornato quotidianamente per tutte le notizie relative a gare ,appalti, delibere, determine, manifestazioni ecc., per cui non si capisce l’utilità di questo nuovo strumento se non come strumento di propaganda».

Contestati anche i parametri: l’obbligo di disporre di almeno un’unità iscritta all’albo dei giornalisti professionisti «quando – affermano i sette – la legge consente anche ai giornalisti pubblicisti di poter dirigere una testata giornalistica. Un altro parametro discriminatorio se non espulsivo come requisito è che la società debba aver prodotto bollettini di informazione in almeno dieci Enti locali. Basta svolgere un’agevole ricerca su internet per intuire che di tali società se ne contano forse su una mano sola se non con un solo dito».

A fronte delle osservazioni sopra riportate i consiglieri hanno chiesto le verifiche del caso al fine di impedire, a loro dire, l’adozione di atti palesemente illegittimi ed in spregio delle regole minime della democrazia.

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