Tasse, per gli aversani un fine anno col “botto”

di Antonio Arduino

 Aversa. Come da tradizione, a Natale è tempo di regali per tutti, anche per i cittadini aversani che proprio nella settimana pre-natalizia si vedranno recapitare le cartelle esattoriali per il pagamento della tassa smaltimento dei rifiuti solidi urbani relativa all’anno 2013.

Una richiesta di pagamento arrivata in ritardo perché, come chiarito dall’assessore al bilancio, Guido Rossi, nel corso dell’incontro tenuto con la città sabato 14 dicembre, l’amministrazione ha utilizzato un’opportunità fornita dalla legge nazionale che le ha consentito di scegliere fra l’applicazione della Tares e della Tarsu optando per quest’ultima, considerandola più conveniente per i cittadini, riducendo di un punto percentuale la tariffa rispetto a quella applicata nell’anno precedente grazie ad un’economia ottenuta dall’Ente per l’effettuazione di una corretta raccolta differenziata.

Nulla da dire se la cartella esattoriale fosse arrivata nei tempi normali, per intenderci nei primi mesi dell’anno 2013, ma arrivando a fine anno e più esattamente nella seconda metà del mese di dicembre dovere pagare un balzello per un servizio che ancora viene criticato da una buona parte degli aversani per l’approssimazione con cui viene effettuato, come è facile verificare girando per le strade della città in cui i rifiuti sono presenti per gran parte della mattinata è spesso anche nel pomeriggio, la richiesta non può fare piacere.

Se a questo si aggiunge che la somma dovuta all’Ente è stata suddivisa in tre rate, per intende pagare rateizzando l’importo, con la prima (ed unica per chi paga il totale) scadenza al 16 dicembre cosicché in tanti riceveranno la richiesta a tempo ampiamente scaduto la cartella esattoriale rappresenterà un dono natalizio di cui volentieri si sarebbe fatto a meno.

E non può consolare la frase riportata nella comunicazione trasmessa dall’ufficio tributi che precisa che “qualora la ricezione del presente avviso avvenga oltre la scadenza della rata è ammessa il pagamento entro il 31 dicembre”, ovviamente, senza interessi di mora. Perché l’agevolazione è solo teorica dal momento che la comunicazione trasmessa dall’Ente avviene con posta ordinaria cosicché, pur recando una sorta di codice a barre, potrebbe essere difficile per l’utente poco accorto dimostrare la data di ricezione della comunicazione.

Come se non bastasse, al primo dono rappresentato dalla richiesta di pagamento della tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani dovrebbe aggiungersene un secondo. Entro la fine del mese dovrebbe arrivare la richiesta di pagamento dei canoni idrici relativamente al primo trimestre 2013. Un’operazione che non era stata effettuata per un ritardo legato a problemi amministrativi.

Com’è accaduto negli anni passati la richiesta di pagamento dei canoni idrici avviene grazie ad una convenzione fra Comune di Aversa e Poste Italiane che, dopo la ricezione dei dati forniti dall’ufficio acquedotto, dovrebbero provvedere alla elaborazione e alla trasmissione delle richieste di pagamento gli utenti. Tutto questo non è avvenuto perché qualche funzionario, per motivi probabilmente validissimi, non avrebbe consentito il rinnovo della convenzione in tempo utile.

Di conseguenza, redatto l’atto, più o meno un mese fa, ora potrebbero arrivare le bollette che rappresenteranno un secondo dono natalizio per i cittadini aversani. Insomma, fra crisi economica, anticipi Irpef, Tarsu, Imu e canone idrico sarà un fine d’anno col botto.

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