Ex deposito Ctp, opposizione spinge per parcheggio da 500 posti

di Nicola Rosselli

 Aversa. Il parcheggio interrato con cinquecento posti auto non è stato mai cancellato e deve essere fatto.

A sottolinearlo, portando nuovamente alla ribalta della cronaca il pasticciaccio dell’ex deposito Ctp, con una proposta di delibera un gruppo di consiglieri comunali (Augusto Bisceglia, Gianpaolo dello Vicario, Gino della Valle, Marco Villano, Paolo Galluccio e Michele Galluccio). I sottoscrittori tengono a precisare che la proposta non è stata presentata dai consiglieri Orlando De Cristofaro ed Imma Lama soltanto perché non presenti in città, “ma che hanno condiviso totalmente anche collaborando alla stesura della proposta stessa.In particolare, la consigliera Lama con la sua interrogazione e successiva mozione, entrambe inascoltate, ha posto il problema con decisione fino a giungere alla stesura della bozza di delibera da far approvare in consiglio comunale”.

Prima di entrare nel merito della vicenda, si deve evidenziare che per la prima volta c’è un atto presentato insieme dall’opposizione uscita dalle urne (il consigliere Pd Villano) con quella creatasi ufficialmente al momento dell’approvazione del bilancio 2013, ossia tutti gli altri firmatari. Un fatto nuovo che fa ipotizzare un cammino meno facile per l’attuale risicata maggioranza. Nella proposta di delibera si parte dal 2013, ossia oltre 10 anni fa, quando, con deliberazione del consiglio comunale, che dava esecuzione ad un precedente protocollo diintesa, veniva autorizzata la definizione transattiva della controversia con la Ctp Spa. Esattamente dieci anni fa, ossia il 12 gennaio 2014, con atto notarile presso Notaio Santangelo di Napoli, la Ctp spa ha trasferito al comune di Aversa sia la piena proprietà del capannone industriale di circa 750 metri quadrati, sia la proprietà superficiaria di 2079 metri quadrati, impegnandosi a progettare un parcheggio interrato con la capienza massima di 500 posti auto. Una transazione con atto notarile che nessun atto amministrativo è intervenuto a modificare.

“Verificato – si legge nella proposta – che dalla transazione del 28.12.2012 tra la Paca (attuale proprietaria del bene, ndr) e la Ctp non risulta nessun accordo con il comune che ha rilasciato un certificato di destinazione urbanistica; preso atto che gli è stato rilasciato in data 29.03.2013 il permesso a costruire numero 71; che con il solo permesso a costruire l’amministrazione ha ritenuto superare l’atto transattivo, considerando superflua una nuova deliberazione del Consiglio comunale, superando le prerogative dello stesso; visto che con delibera di Giunta Municipale numero 421 del 30/10/2013 è stato approvato il progetto di sistemazione di piazza Crispi, a seguito della quale alcun atto risulta essere stato adottato dal dirigente dell’Ufficio Urbanistica; verificato che dalla delibera numero 421/2013 si evincono anomalie procedurali; delibera di confermare la delibera di Consiglio comunale numero 36 del 31/7/2003 ed il consequenziale atto transattivo sottoscritto al fine di perseguire un pubblico interesse con la realizzazione di un parcheggio sotterraneo”.

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