Aversa. Lha attirata dietro una vettura e lha palpeggiata, ma è stato costretto a fermarsi per le grida della ragazzina che hanno richiamato lattenzione di alcuni dei molti presenti.
Attimi di terrore alluscita da scuola, nei pressi della succursale di via Salvo dAcquisto dellistituto comprensivo Antonio de Curtis, nella mattinata di venerdì.
Secondo una prima ricostruzione (anche se sullepisodio si mantiene il più stretto riserbo per tutelare la privacy della giovane vittima e della sua famiglia) un uomo anziano avrebbe richiamato lattenzione di una ragazzina, tra i 13 e 14 anni, che frequenta la terza media, fingendo di sentirsi male. La ragazzina si sarebbe avvicinata per aiutarlo e lui si sarebbe portato dietro ad alcune vetture in sosta. Una volta avuta la ragazza a portata di mano, avrebbe iniziato a palparla, come preso da un raptus. La piccola, sebbene sorpresa e sotto shock, avrebbe avuto la prontezza danimo di gridare riuscendo a richiamare lattenzione di alcuni dei numerosi presenti. Lanziano, vistosi scoperto, sarebbe scappato.
Lepisodio è stato denunziato alla vicina caserma dei carabinieri che, grazie alle indicazioni della ragazzina e di altre persone che erano presenti sul luogo dellaggressione, avrebbe già individuato e identificato luomo che sarebbe stato denunziato alla competente magistratura presso il tribunale di Napoli Nord che nei prossimi giorni dovrebbe decidere come procedere nei suoi confronti.
La notizia di quanto sarebbe accaduto in una strada certamente non centrale, ma nemmeno solitaria, vista la presenza di una scuola e di moltissimi negozi, oltre a bar sempre frequentati, in pieno giorno, ha creato non poco allarme tra le famiglie della zona che qualche mese fa avevano dovuto fare i conti con una baby gang che si dilettava a rubare cellulare e pochi spiccioli a coetanei.
Ora sono tutti in allarme e presso la scuola, da quanto è dato sapere, sarebbe stato fatto circolare un avviso con il quale si invitano i ragazzini, dai dieci ai quattordici anni, a non dare confidenza agli sconosciuti, a non avvicinarsi a loro si si è da soli.
Anche i genitori si sono organizzati tenendo sotto controllo non solo i propri figli, ma anche gli altri ragazzini. In allarme anche genitori e alunni delle altre scuole cittadine, preoccupati del fatto che episodi simili possano ripetersi anche nei pressi dei loro istituti.