Emergenza barelle al “Moscati”, infermieri protestano

di Antonio Arduino

 Aversa. Personale infermieristico in fuga dal reparto di medicina generale e medicina d’urgenza del “San Giuseppe Moscati” di Aversa.

Non riuscendo ad assicurare una assistenza adeguata, perché sotto numerati, gli infermieri chiedono in massa il trasferimento per turnover presso altre unità operative del nosocomio. Lo fanno attraverso una comunicazione trasmessa alla direzione sanitaria, al direttore dell’unità operativa complessa di medicina generale e medicina d’urgenza, al responsabile dell’ufficio risorse umane.

Una nota sottoscritta praticamente da tutti gli infermieri in cui si legge: “I sottoscritti infermieri in servizio alla Uoc di Medicina dell’ospedale ‘Moscati’, nel denunciare la precarietà in cui sono costretti ad operare a causa del numero di barelle quotidianamente presenti in reparto, che porta il numero dei degenti quasi sempre oltre il numero di 40 pazienti, tutti ricoverati dal presidio ospedaliero, e quindi in situazioni di emergenza, allocati in corridoio nella promiscuità più totale, senza avere una possibilità di assistenza adeguata, fanno tutti richiesta di trasferimento per turnover presso altre unità operative, non essendo più in grado di reggere al carico di lavoro a cui sono sottoposti, e principalmente perché non riescono col numero in servizio ad assicurare una assistenza adeguata ai pazienti ricoverati”. “Alleghiamo una richiesta individuale di trasferimento e, sicuri di un Vostro sollecito riscontro, porgono distinti saluti”, conclude la nota che ha il sapore di una provocazione.

“Non potrebbe essere altrimenti. – commenta Gaetano Danzi, direttore sanitario della Asl Caserta, al quale abbiamo chiesto come l’azienda intenda intervenire nella vicenda – Ho appreso della chiusura ai ricoveri ordinari della medicina generale e medicina d’urgenza da notizie di stampa, perché – dice – ad oggi a questa direzione non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale”. “Però – sottolinea Danzi – se la notizia fosse vera, a mio parere, bene avrebbe fatto il responsabile dell’unità operativa a chiudere ai ricoveri d’elezione dal momento che il nosocomio deve garantire essenzialmente l’urgenza e l’emergenza”.

Circa l’iniziativa degli infermieri che chiedono il trasferimento, seppure per turnover, in altri reparti perché non sarebbero più in grado di reggere il carico di lavoro a cui sono sottoposti, il direttore sanitario dell’Asl osserva che il problema delle barelle non è solo del “Moscati” di Aversa ma è presente in tutti gli ospedali dell’azienda Caserta e delle altre aziende sanitarie della Campania, come dimostrano le continue notizie sul tema provenienti dal “Cardarelli” di Napoli. “Sicuramente, – dice Danzi – relativamente alla nostra Asl, il problema è più sentito al ‘Moscati’, che è l’ospedale sul quale l’azienda sta investendo moltissimo, come dimostrano la prossima apertura delle nuove sale operatorie, i lavori in fase di completamento per la realizzazione dell’emodinamica e l’imminente avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo pronto soccorso che occuperà un’area di oltre 400 metri quadrati, ma la ragione del persistere di questo problema – osserva Danzi – è legata alla mancanza di posti letto”.

“La provincia di Caserta – ricorda il direttore sanitario dell’Asl – ha 500 posti letto in meno rispetto alle sue necessità, perché nella distribuzione regionale sono stati attribuiti al policlinico di Caserta 500 posti letto che in realtà non sono attivi dal momento che il policlinico non esiste ancora. Di conseguenza, il rapporto posti letto popolazione della nostra provincia è quello più basso riscontrabile nella penisola”.

“Se venissero assegnati agli ospedali i 500 posti letto virtuali del policlinico non avremo più barelle”, osserva ancora Danzi, continuando: “Quanto alla carenza di personale, in particolare della medicina generale-medicina d’urgenza, stiamo facendo tutto il possibile per potenziare quello esistente favorendo il trasferimento interregionale ed assegnando gli infermieri che ne fanno richiesta ai servizi in cui c’è maggiore carenza”.

“Tornando al problema specifico della continua presenza di pazienti in barella nella medicina generale-medicina d’urgenza è possibile – prosegue Danzi – prevedere un miglioramento della situazione con la realizzazione del nuovo pronto soccorso”. “Perché – conclude – disponendo dei nuovi locali verrà riattivato il reparto di medicina d’urgenza, così che l’attuale accorpamento scomparirà, permettendo un adeguamento automatico del personale infermieristico”.

Emergenza barelle al “Moscati”, il video di un lettore (21.01.14)

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