Aversa. Vescovo Spinillo, restituisca alla città la processione solenne di San Paolo con le statue dei numerosi santi provenienti dalle diverse chiese cittadine così come avveniva sino a poco più di venti anni fa.
Una tradizione che dovrebbe essere ripristinata, anche perché non si sono mai comprese le motivazioni che vietarono la partecipazione delle effigie degli altri santi provenienti dalle chiese cittadine. Abbiamo, oramai, superato la cinquantina, per cui ricordiamo abbastanza bene quando il pomeriggio del 24 gennaio dalle varie parrocchie e chiese cittadine giungevano in cattedrale le statue dei santi che il giorno dopo avrebbero partecipato alla grandiosa processione.
Una tradizione che non può essere accantonata. Al vescovo Spinillo la richiesta diretta di ripristinare una tradizione che era talmente entrata nella vita della città da aver prodotto anche modi di dire, quale, ad esempio, quanno vide e sant dargient è fernuta a prucession, per dire che quando vedevi comparire i tre santi argentei (San Sebastiano, San Donato e San Paolo) che chiudevano la processione, si era giunti al termine. Modo di dire utilizzato, poi, nella vita di tutti i giorni, ad Aversa, per significare che quando in un avvenimento comparivano le persone importanti, quellavvenimento stava per concludersi.
Le tradizioni vanno difese e perpetrate. Il sottoscritto, pur avendo avuto uneducazione cattolica, è fermamente ateo, ma non può non schierarsi a favore del ritorno di questa usanza alla quale ho avuto occasione di essere parte integrante nelladolescenza. Ricordo, infatti, quando, dovendo sostituire mio nonno, omonimo, per loccasione, quale confratello della Congrega di SantEligio, partecipai nel pomeriggio del 24 gennaio al trasferimento del busto di San Nicola, venerato nella chiesa dellAnnunziata presso la cattedrale e, il giorno dopo, alla processione solenne. Inutile dire che fui orgogliosissimo di quella partecipazione.
Monsignor Spinillo, ci restituisca la nostra processione e per celebrare il ripristino prepariamo una edizione speciale, per poi riprendere in occasione del 25 gennaio 2015 in maniera canonica, per il 29 giugno prossimo, ricorrenza di San Paolo. Gli aversani Le saranno grati.