Aversa. Il Rotary Club “Aversa Terra Normanna”, presieduto dal cardiologo Giovanni Costanzo, ha celebrato con un partecipato incontro lArma dei Carabinieri.
Testimonial della serata una personalità di spicco della Benemerita, il generale Domenico Cagnazzo, originario della Puglia, ma aversano di adozione,ispettore regionale per la Campania dell’Associazione nazionale carabinieri.Durante la serata, attraverso una serie di filmati e slide, Cagnazzo ha ricordato lArma, dalla sua fondazione ai giorni nostri, dellimpegno dei carabinieri nella vita del Paese, dal periodo reale alla Repubblica, sempre fedeli al dovere, votati allo spirito di sacrificio e allimpegno a tutela della pace e della salvaguardia delle istituzioni, ma soprattutto dei cittadini.
I ricordi del generale hanno spaziato sulla sua carriera, iniziata nel nostro territorio prima a Giugliano, come comandante della locale stazione dei carabinieri e poi sul suo trasferimento ad Aversa dove fu comandante dal 1972 al 1980.
Quando giunsi ad Aversa, – ha detto Cagnazzo – dopo aver girato diverse caserme dItalia, la città normanna mi piacque e decisi che sarebbe stato il luogo dove far stabilire la mia famiglia e far crescere i miei quattro figli, che hanno studiato nel glorioso liceo Cirillo.
Insomma, un amore a prima vista, quello del generale che, anche andando in pensione, dedicò il suo impegno alla città, fondando, nei primi anni Novanta, insieme allingegnere Maisto, il Comitato Aversa Provincia che giunse ad un passo dallistituzione di un nuovo capoluogo in Campania.
Cagnazzo ha poi ricordato il suo attuale impegno di Ispettore, che lo ha portato per la terza volta ad essere eletto al vertice dellAssociazione Carabinieri: Ricordo quando abbiamo organizzato per la prima volta a Caserta il raduno dellAssociazione, con il magnifico carosello, richiamando decine di migliaia di carabinieri da tutta Italia e anche dallestero. In quellanno le donne non erano ancora ammesse al servizio nellArma. Ma nel manifesto feci indossare la divisa di tenente ad una giovanissima aversana, allora non ancora famosissima, vale a dire Caterina Balivo, che così divenne, in modo ufficiale, la prima donna in divisa nella storia dei carabinieri. Fui un precursore, visto che due anni dopo avremmo avuto la prima esponente del gentil sesso ufficiale.
Il momento più toccante della serata rotariana è stato sicuramente il ricordo del vicebrigadiere napoletano Salvo dAcquisto, esempio massimo dei valori dei carabinieri, che sacrificò la sua vita a 22 anni, da innocente, per salvare dalla follia omicida dei nazisti 22 cittadini italiani che altrimenti sarebbero stati fucilati. Medaglia doro al valor militare, primogenito di una famiglia profondamente cattolica, il suo gesto eroico e di grande amore è stato riconosciuto dalla Chiesa per la quale è venerabile e Servo di Dio, e che con Papa Giovanni Paolo II ha iniziato la causa di beatificazione.
Lemozione è stata ancora più forte perché in sala era presente Sandro dAcquisto, fratello del giovane carabiniere ucciso dai nazisti, che ha portato la sua testimonianza. Cagnazzo ha iscritto allAssociazione dellArma come socio attivo (solo i carabinieri possono esserlo mentre i simpatizzanti sono in “non carabinieri”) il senatore Lucio Romano, presente in sala, che in gioventù, prestando il servizio militare, è stato tenente medico dei carabinieri ed ora è in congedo. Tra i presenti anche il comandate del reparto territoriale di Aversa, tenente colonnello Gianluca Vitagliano, lex comandante della stazione carabinieri e cittadino onorario di Aversa, maresciallo Silvio Salzillo.