Allarme criminalità, Sagliocco: “Parlerò con Alfano”

di Nicola Rosselli

 Aversa. Mandano in frantumi una vetrina di una gioielleria e vi penetrano armi in pugno portando via preziosi per migliaia di euro. Il tutto in pieno giorno, alla luce del sole, in una delle strade più centrali, più nevralgica di Aversa: via Seggio.

L’audace rapina messa a segno dai soliti ignoti nel pomeriggio di martedì riporta alla ribalta il problema della sicurezza per commercianti e cittadini nella città normanna. In special modo per un’arteria come via Seggio, teatro della movida locale, dove si registrano diversi episodi di violenza e, soprattutto, di intolleranza tra le parti, in particolare tra residenti e popolo della movida con i primi che, esasperati dai comportamenti dei secondi, hanno fatto registrare, anche azioni poco nobili quali il lancio di buste con feci su giovani malcapitati. “Il problema – afferma il sindaco Giuseppe Sagliocco – non è più risolvibile in città. In questi giorni Aversa ospita anche diverse decine di extracomunitari presso la locale Caritas con non pochi problemi logistici. Mi sto muovendo per essere ricevuto dal ministro degli interni Angelino Alfano (che è dello stesso partito di Sagliocco, l’Ncd) per segnalare la nostra situazione”.

Cosa in particolare il primo cittadino riferirà al responsabile del Viminale lo afferma subito dopo: “Al di là delle passerelle in città, la politica nazionale deve fare la propria parte, deve dare una mano. Qualcuno mi deve spiegare perché il commissariato di Giugliano ha 98 uomini e il nostro 47 per l’intero Agro. Con i vigili urbani e le altre forze dell’ordine di presenti non si riesce a garantire la sicurezza del territorio. Ogni cosa che facciamo appare insufficiente. Aversa è una città congestionata. Su appena 8 kmq e passa si ingolfano tribunale, scuole superiori di ogni tipo, uffici pubblici sovracomunali e università. Non si può pretendere tutto dall’amministrazione comunale”.

Sullo stato della sicurezza intervengono, quasi all’unisono, i responsabili cittadini di Confesercenti e Ascom, Pina Giordano e Franco Candia, rappresentanti dei commercianti, la categoria più esposta alla delinquenza, comune o organizzata che sia. “La Confesercenti – afferma Giordano – insiste ancora su un confronto e su una sinergia costante tra le parti con le istituzioni. Le forze dell’ordine fanno tanto su un territorio particolare, ma non basta. In particolare chiediamo che ci sia un posto fisso di polizia municipale o altre forze in piazza Marconi. Ma il punto cruciale è quello della videosorveglianza che deve esserci ed essere funzionante. Siamo di fronte al miglior deterrente. Consentitemi, infine, anche di evidenziare le capacità e il coraggio imprenditoriale di quanti hanno avuto la forza di investire nel centro storico cittadino ridandogli quella vitalità perduta”.

Sulla stessa scia Candia che ha anche lui ribadito l’importanza della videosorveglianza quale arma decisiva per frenare il fenomeno delinquenziale, considerando che con la crisi le possibilità di eventi delinquenziali aumentano. Ha, infine, evidenziato come, nel caso specifico dell’ultima rapina, i lavoratori siano stati dei temerari o veri professionisti andando a scegliere quale obiettivo un negozio ubicato nella parte più stretta di via Seggio.

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