Aversa. L’emergenza sanitaria presente ad Aversa, rappresentata dalle condizioni di crisi costante dell’ospedale Moscati, legata alla carenza di personale, che rende problematica l’assistenza al pronto soccorso, …
… nel reparto di medicina ed ha costretto il responsabile dell’unità operativa di ginecologia e ostetricia a chiudere gli ambulatori e a prospettare la chiusura alle attività chirurgiche ordinarie, e dalla chiusura del centro di salute mentale, trasferito provvisoriamente in una struttura di viale Europa dichiarata inidonea dai Nas, sarà sottoposta all’attenzione del Parlamento attraverso un’interrogazione che presenterà l’onorevole Antimo Cesaro indirizzata al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
L’esponente del governo rende sarà inoltre sollecitata dalla collega responsabile del dicastero della Pubblica istruzione, Stefania Giannini, affinché venga a rendersi conto di persona delle condizioni in cui si dibatte l’assistenza sanitaria in un territorio è sotto l’attenzione del premier Renzi per la problematica arcinota della cosiddetta terra dei fuochi.
Un territorio la cui popolazione manifesta un altissimo numero di malattie tumorali e respiratorie collegate, in qualche caso riconosciuto dalla scienza medica, ad una alterazione del Dna creata proprio dall’inquinamento ambientale creato dal deposito effettuato per anni di rifiuti tossici, denunciato da pentito di camorra Carmine Schiavone.
Una condizione che richiede un’attenzione particolare del governo ed un trattamento, dal punto di vista normativo, differente dal resto della penisola per poter garantire la tutela del diritto alla salute che diventa difficile assicurare per carenza di medici, infermieri e paramedici.
A fronte di una richiesta di assistenza che arriva da un territorio capace di circa 350mila potenziali utenti l’ospedale Moscati, il cui pronto soccorso effettua circa 100mila interventi all’anno, è costretto ad arrangiarsi in alcuni reparti vitali utilizzando personale assunto in maniera temporanea e troppo spesso numericamente insufficiente.
A questo si aggiunge la problematica creata ai circa 2000 utenti del centro di salute mentale dalla chiusura della sede temporanea imposta dai carabinieri del Nas per anomalie ed irregolarità rilevate nel corso di una ispezione avvenuta il 10 marzo scorso.
Tutto questo sarà sottoposto all’attenzione del ministro Lorenzin che, per effetto della interrogazione dell’onorevole Cesaro e della sollecitazione della collega di governo Giannini. potrebbe giungere in visita al Moscati nei prossimi giorni e comunque prima del voto del 25 maggio.