Aversa. Dobbiamo informare chi parla senza esserlo. Così il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco in merito alle dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali sullo sportello antiviolenza.
Il 26 gennaio 2013 spiega il primo cittadino venne sottoscritto un protocollo dintesa con l’associazione Noi Voci di Donne che aveva consentito l’apertura di uno sportello d’ascolto antiviolenza ad Aversa, collocato all’interno del centro culturale Caianiello (Ex Macello). A gennaio 2014, poi, cè stata, con delibera di giunta, la revoca del protocollo per inadempienze dellassociazione Noi Voci di Donne in quanto la referente, dottoressa Francesca Petrella, alcuni mesi prima si era dimessa consegnando le chiavi della struttura e nessun altro rappresentante dellassociazione Noi Voci di Donne aveva richiesto le chiavi delle sale dellex macello. Di fatto, quindi, lo sportello aveva smesso di funzionare, così come segnalato anche dalle forze dellordine, lasciando scoperto un servizio delicato e nevralgico per l’assistenza alle donne in difficoltà. I carabinieri della stazione di Aversa, in una nota del 16 ottobre dello scorso anno, segnalavano la totale assenza di personale allo Sportello, lamentando l’impossibilità di richiedere supporto allo stesso per interrogare ragazze minori in presenza di particolari e gravi reati legati alla sfera sessuale.
Da qui la necessità di istituire un nuovo sportello antiviolenza. E Sagliocco sostiene che la sua amministrazione ha fatto di più. Con un protocollo dintesa siglato lo scorso 4 aprile spiega ancora il sindaco è stata creata una rete contro la violenza sulle donne e a difesa dei diritti dei bambini di cui fanno parte il Comune di Aversa, il presidente del Tribunale Napoli Nord, il Dipartimento Dicdea della Seconda Università degli studi di Napoli, il Comitato Unicef Caserta e lassociazione di volontariato Noemi. Obiettivo che la rete intende raggiungere attraverso interventi tesi a favorire levoluzione di una coscienza civile volta alla tutela di donne e minori vittime di maltrattamenti e abusi, assicurando un sostegno morale e materiale che consenta luscita dalla situazione di violenza e un possibile recupero del danno subito. Questo insieme alla promozione di strategie utili a sradicare il drammatico fenomeno della violenza sulle donne e sui minori, integrando gli interventi repressivi conpolitiche di prevenzione ed azioni mirate e coordinatein ambito sociale, sanitario, educativo e informativo. Favorendo, inoltre, listituzione di tavoli tecnici per verificare la possibilità di sostenere concretamente le donne vittime della violenza e i minori, tenendo conto anche della situazione abitativa e dellinserimento scolastico.
Per questo il Comune si è impegnato a concedere all’associazione Noemi l’uso gratuito di un locale nel centro socio-culturale comunale Caianiello (ex Macello) nei giorni martedì e giovedì, dalle ore 16 alle 18. Lo sportello d’ascolto antiviolenza opererà con campagne di sensibilizzazione, con un numero di telefonia mobile attivo h24, colloqui, su appuntamento, con operatrici appositamente formate, accompagnamento per consulenze presso assistenti sociali, avvocati, commercialisti, carabinieri, polizia di stato, medici. L’associazione Noemi metterà a disposizione il proprio staff di esperti.
Questi sono i fatti, conclude Sagliocco le polemiche le lasciamo ai disinformati.