Aversa. Si conclude con 13 voti a favore e 10 contrari, per lassenza di Imma Lama che ha lasciato laula anzitempo, il Consiglio comunale che avrebbe dovuto mandare a casa il sindaco Sagliocco, secondo il parere di alcuni esperti di politica cittadina …
… che consideravano le fibrillazioni interne a Forza Italia come il segnale di un grave dissenso sentito da una grossa parte della maggioranza, cosicché sarebbe ai voti contrari dell’opposizione canonica si sarebbero potuti aggiungere quelli degli azzurri dissidenti, determinando la fine dellamministrazione. Invece tutto è andato secondo copione.
L’assessore alle Finanze, Guido Rossi, ha presentato il documento contabile sottolineandone la correttezza, la completezza ed il raggiungimento degli obiettivi, caratterizzato da un cospicuo avanzo di cassa. L’opposizione ha sottolineato quelle che considerava incongruenze del documento.
La maggioranza lo ha difeso a spada tratta, evidenziando, con il consigliere Tozzi, la contraddizione di chi chiedeva che si parlasse di programmazione in un documento di bilancio consuntivo, quindi un atto in cui si fa l’elenco delle spese sostenute, del denaro incassato e del residuo passivo o, come in questo caso, attivo conseguente alla differenza delle cifre.
Dunque tutto secondo copione ma il Consiglio ha evidenziato dei dati che riteniamo meritino di essere sottolineati. Innanzitutto la presenza di due schieramenti di Forza Italia, uno guidato da Mario Tozzi, come un gruppo dellassemblea, ufficializzato al presidente del consiglio, laltro guidato da Gianpaolo dello Vicario costituito dai consiglieri ex An Giampaolo Dello Vicario, Gino Della Valle e Michele Galluccio ufficializzato al presidente Berlusconi fin da dicembre con una lettera indirizzata ai parlamentari casertani, così che i due gruppi rappresentano la stessa formazione che occupa i banchi della maggioranza e dell’opposizione nello stesso consiglio comunale.
Poi c’è la constatazione che basta passare da una parte all’altra della barricata, ovvero dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza e viceversa, per considerare positivo ciò che prima era definito negativo, al punto da essere denunciato con interrogazioni e mozioni.
Un esempio su tutti le condizioni di abbandono di Parco Grassia, denunciate dallattuale maggioranza nella veste di opposizione, come responsabilità dell’amministrazione in carica allepoca, oggi considerato un esempio di operosità amministrativa ma definito segnale di disinteresse e abbandono da chi era maggioranza nell’amministrazione passata e quindi aveva il compito di intervenire. E a proposito di interventi, per chiudere il racconto del consiglio che ha approvato sempre con 13 a 10 anche i debiti fuori bilancio, riteniamo che ne vadano sottolineati due.
Il primo è dell’esponente del Sel Pasquale Pandolfi che a proposito dell’attivo di bilancio ha osservato che se un’amministrazione non fornisce servizi è normale che restino in cassa dei fondi.
Insomma, se non si spende per assicurare le necessità ordinarie come, ad esempio, la sostituzione delle lampadine dell’illuminazione pubblica andate fuori uso da mesi è normale che a fine anno vi sia un bilancio attivo.
Il secondo è del consigliere di maggioranza, capogruppo di Noi Aversani, Rosario Capasso, che dopo aver analizzato in dettaglio la relazione dei revisori dei conti sul documento di bilancio, sottolineandone i dati positivi elencati, ha affermato che se un cittadino aversano dopo due anni di lontananza tornasse a casa oggi troverebbe una città nuova. Al punto che guardandosi intorno penserebbe di essere in Svizzera. Probabilmente è così ma per la presenza del manto stradale di tutte le arterie che sono così piene di buchi da richiamare alla mente il formaggio tipico di quella nazione.