Movida, Nobis: “Abbiamo fatto tanto”

di Redazione

Nico Nobis Aversa. “Il problema della movida è, da sempre, molto sentito sia dal sottoscritto che dalla maggioranza tutta e, per queste regioni, pur dovendo lottare contro mille difficoltà per un fenomeno …

… che fino a qualche anno fa non era presente sul territorio in maniera così preponderante, siamo sempre alla ricerca delle soluzioni più idonee alle varie problematiche che questa magnifica, duplice, opportunità lavorativa per tanti giovani, e di divertimento per tanti altri, purtroppo presenta, tentando di trovare un momento di incontro tra tutti quanti ne sono investiti, frequentatori, residenti, forze dell’ordine ed amministrazione”.

Queste le parole del consigliere comunale Nico Nobis in seguito all’ultimo consiglio comunale nel corso del quale si è parlato anche del fenomeno movida. “L’ultimo consiglio comunale – prosegue Nobis – ha, però, avuto ad oggetto, tra le tante all’ordine del giorno, una mozione presentata dall’amico consigliere Salvino Cella, il quale anche se apprezzabile per la solerzia degli interventi, ha mostrato forse disinformazione in quanto, si chiedeva nella stessa, (al di là di un gruppo di lavoro che, pur già formato dal sindaco, fu sciolto democraticamente dal consiglio comunale che provvide a devolvere la competenza alla commissioni consiliari pertinenti alla materia, proprio su sollecitazione di alcuni degli odierni membri dell’attuale minoranza), la predisposizione di una ordinanza sindacale che disponesse l’obbligo di utilizzo di bicchieri di plastica per l’asporto delle bevande fuori dai locali. Detta richiesta, che per l’appunto ho definito, frutto di disinformazione, non aveva contezza che l’ordinanza richiesta era già stata emessa nel lontano novembre del 2012, allorché il sindaco, con la n. 284/12 tuttora vigente, censurava la vendita da asporto di bevande in contenitori di vetro, quindi sia bicchieri che bottiglie, ponendo a carico dei trasgressori delle sanzioni da 50 a 500 euro”.

“Ebbene, – sottolinea il consigliere – nonostante la discussione fosse palesemente priva di fondamento per una richiesta relativa ad un qualcosa che era già stato solertemente predisposto nel 2012, la maggioranza ha dato spazio ancora una volta, ad ampia discussione ed al confronto tra le parti, su un filo conduttore ancora una volta pretestuoso laddove si è tacciata di scarsa programmazione questa maggioranza, dimenticando però che ci sono stati numerosi tavoli di concertazione con la prefettura e tutte le altre forze dell’ordine, in cui ci si è dovuti confrontare con i sindacati della polizia municipale affinché gli stessi fossero messi nella condizione di lavorare al meglio nelle ore notturne, che si stanno predisponendo strumenti per la videosorveglianza più efficienti di quelli attuali nonché una adeguata ztl e tanto altro, con il plauso che di certo va fatto alla polizia municipale che garantisce il massimo impegno per controllare il fenomeno. Al sindaco, infine, va riconosciuto di aver assecondato l’apertura al dialogo ‘ultra petitum’ rispetto a quanto chiesto nella mozione, garantendo ancora una volta il confronto tra le parti e ribadendo la massima disponibilità nell’affrontare l’argomento nella massima condivisione. Certo è che, in un momento storico di crisi mondiale, in cui la lentezza burocratica mortifica le iniziative, in cui siamo stroncati dalla spending review e dal patto di stabilità, in cui la Sua (Stazione unica appaltante) ha comportato rallentamenti per tutti i bandi di gara che le abbiamo inviato, posso dire che la minoranza ho un ruolo decisamente più semplice ed agiato, addirittura pretendendo che, in due anni e poco più di amministrazione, con un colpo di bacchetta magica si realizzino opere e si portino a termine progetti”.

“In prima persona – conclude Nobis – sto constatando quanto sia difficile riuscire a portare a termine una qualsivoglia iniziativa o progetto, anche il più insignificante e facile all’apparenza, a causa di una burocrazia che oggi metterebbe in ginocchio chiunque abbia spirito di iniziativa e voglia di fare. Perciò invito questi amici a dare una mano, scendendo in campo anziché collocarsi in tribuna a criticare chi prova a fare del suo meglio per il bene della città”.

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