Un commerciante: “L’amministrazione sta facendo morire la movida”

di Nicola Rosselli

 Aversa. “L’amministrazione comunale sta facendo morire la movida aversana, diversi locali stanno chiudendo, altri non riescono a chiudere in positivo la contabilità e lavorano in perdita nella speranza di una ripresa”.

A lanciare l’ennesimo sasso nelle già agitate acque della movida cittadina il titolare di un locale che preferisce rimanere anonimo “per non vedermi penalizzato per quello che dico”. Ma quali sono le lamentele? “Sono anni che lo ripetiamo. Siamo considerati nemici, siamo solo criminalizzati. Orari restringenti, controlli anche su formalità inutili mentre si sceglie di non guardare il parcheggiatore abusivo che taglieggia gli avventori chiedendo cinque euro. Noi chiediamo una sola cosa: lasciateci lavorare in pace, ovviamente nel rispetto della legge. Molti di noi giovani abbiamo investito i risparmi di una vita dei nostri genitori, a fronte di questo si sceglie di tutelare le abitazioni dei soliti noti a dispetto delle esigenze della collettività. Non siamo mai riusciti a discutere seriamente e serenamente di un fenomeno che è, prima di tutto, socio-economico e che non si può cercare di risolvere con qualche ordinanza cervellotica”.

Sulla stessa scia, al grido di “Riprendiamoci la notte. Attenti a demonizzare la movida e via Seggio”, Pina Giordano e Maurizio Pollini, rispettivamente responsabili cittadino e provinciale della Confesercenti, che scendono in campo a difesa del fenomeno movida e, soprattutto “a fianco di quelle decine di imprenditori, tra cui tantissimi giovani, che hanno investito centinaia di migliaia di euro in una scommessa che alcuni ritenevano persa in partenza”.

Giordano evidenzia come “Oggi via Seggio con i suoi locali e le decine e decine di giovani che li frequentano è divenuto un modello provinciale. Siamo di fronte ad una soluzione di un problema che era ed è quello dell’abbandono di via Seggio, dove sino ad un paio di anni fa i residenti si lamentavano perché avevano paura di far ritorno a casa quando era buio perché era un deserto”.

Il tutto nell’ambito del rispetto delle regole, ma “avendo la capacità – conclude Pollini che ricopre anche la carica di vicepresidente della Camera di Commercio di Caserta – di far passare un messaggio positivo quale effettivamente è, non senza l’apporto di una buona videosorveglianza e la presenza fissa di un distaccamento della polizia municipale nel centro storico e dare vita ad aree di parcheggio e servizi a pagamento, liberando piazza Mercato dalle auto e dai parcheggiatori abusivi”.

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