Aversa.
Dopo sei anni di indagini nellomicidio stradale del 18enne Luigi Ciaramella arriva la svolta.
Come ipotizzato fin dalla prime ore dellincidente, avvenuto il 31 luglio 2008 sulla provinciale Trentola-Ischitella, in località Madonna del Pantano, qualcuno avrebbe urtato lautovettura del giovane facendola prima sbandare, poi finire sul palo dellilluminazione stradale posto quasi a ridosso dellincrocio e a una distanza dalla strada considerata non di sicurezza dagli inquirenti che, per questo motivo, hanno iscritto sul registro degli indagati cinque possibili corresponsabili dellincidente.
Per gli esperti incaricati dalla famiglia Ciaramella a valutare la dinamica dellincidente, a determinare il presunto impatto fatale sarebbe stato un trattore sbucato improvviso dalla campagnache fiancheggia larteria. Un trattore, fino ad ieri ipotetico, che le indagini hanno materializzato ed avrebbero individuato. Al punto che il proprietario sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati e convocato per ludienza del procedimento fissata per il 13 gennaio 2015 presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
A darne notizia è la famiglia Ciaramella.Finalmente scrive Biagio, padre del giovane in una nota trasmessa alla stampa conoscerò il volto del presunto assassino di mio figlio e potrò dare un nome a chi, dopo aver provocato un incidente che ha stroncato la vita di Luigi ed ha distrutto quelle di mia moglie e la mia, non ha avuto un briciolo di senso civico, né di pietà e non ha pensano nemmeno per un attimo che, forse, prestandogli soccorso avrebbe potuto evitare il peggio, preferendo dileguarsi nel nulla.
Perché, come è stato accertato, mio figlio ricorda non è morto allistante. Forse se fosse stato soccorso immediatamente Luigi sarebbe ancora con noi e non avremmo dovuto vivere una esperienza che ci sta dilaniando nella mente e nellanima, conclude Ciaramella, ricordando che se venisse accertata la responsabilità del proprietario, e forse conducente, del trattore si aprirebbe un nuovo scenario nelle indagini.