Aversa. La notizia è ufficiale: Papa Francesco sarà a Caserta sabato 26 luglio, per incontrare i fedeli in una cerimonia pubblica, e il lunedì successivo, 28 luglio. Ad annunciarlo, in conferenza stampa,il vescovo di Caserta, Giovanni D’Alise.
Il Pontefice arriverà sabato 26,alle 16.30, in elicottero, atterrando nella scuola Scuola Specialisti dellAeronautica, adiacente alla Reggia di Caserta. Alle 18, celebrerà la santa messa in onore di Sant’Anna, patrona di Caserta, davanti al piazzale della Reggia e incontro con i fedeli. Poi farà ritorno nel capoluogo due giorni dopo per incontrare in visita privata il pastore evangelico Giovanni Traettino.
Un indizio che aveva suscitato speranzeera stato il sopralluogo, nella tarda serata di mercoledì, del sindaco del capoluogo, Pio Del Gaudio, del vescovo Giovanni DAlise, e del dirigente della Digos Enzo Palmiero, insieme a tre persone misteriose, poi rivelatesi inviati della Gendarmeria Vaticana e funzionari dellIspettorato Vaticano della Polizia di Stato, nellarea davanti alla Reggia, dove in questi giorni si sono tenuti i concerti di Pino Daniele e Laura Pausini, mentre per giovedì sera è attesa Alessandra Amoroso. Bergoglio, infatti, potrebbe utilizzare proprio il palco montato per le esibizioni di questi artisti. Una visita storica in uno scenario altrettanto storico.
Già oggi,in Prefettura, dovrebbe riunirsiil comitato provinciale per lordine e la sicurezza pubblica per predisporre l’organizzazione della visita.
Ringrazio, a nome della città, monsignor Giovanni D’Alise per il suo impegno affinché, con la visita di Papa Francesco a Caserta, si concretizzasse la risposta che i casertani attendevano, ha commentato il sindaco Del Gaudio che rivolge un particolare ringraziamento al vescovo perché grazie a lui Bergoglio ha riservato attenzione alla sua proposta di accoglierlo in piazza Carlo III leggendo la nota che gli aveva indirizzato lunedì (LEGGI QUI).
Una visita che nei giorni scorsi ha sollevato forti speranze anche ad Aversa. La “scintilla” è scoccata con le dichiarazioni del responsabile del Wwf Alessandro Gatto, il quale ha scritto al Papa invitandolo, con una lettera aperta pubblicata dai media, a toccare con mano le gravi, gravissime problematiche di un territorio definito eufemisticamente Terra dei fuochi in cui, smaltendo nelle campagne rifiuti tossici,è stato commesso un crimine contro l’umanità. Una lettera che ad oggi non ha ricevuto risposta, tantè che Gatto lha riproposta ancora una volta attraverso i media.
La speranza è che lsos questa volta venga raccolto dagli organi istituzionali locali o magari dal vescovo della Diocesi, Angelo Spinillo, perché venga ritrasmesso allattenzione del Pontefice che, avendo la richiesta sulla scrivania, potrebbe decidere di aderivi.