Aversa. Non risponde ai fatti, rappresentando la continuazione della politica degli spot avviata dallamministrazione, la risposta data dal consigliere Capasso che replica alle osservazioni sui lavori di Strada del Castello …
… proponendo i vantaggi offerti alla cittadinanza dalla nuova piazza Crispi come fosse stata già realizzata quando il taglio del nastro è ancora di la da venire. Circa i lavori fantasma di Strada del Castello, il ‘fantasma’ cera perché annunciarne lavvio, come avvenuto il 16 luglio prima che fossero davvero partiti, dà la sensazione di uno spot. Questa la replica del componente della direzione provinciale del Pd, Antimo Castaldo, alle osservazioni di Rosario Capasso, consigliere di Noi Aversani.
Anche se in ritardo rispetto a quanto annunciato con comunicati pubblicati dai media locali, come ho constatato personalmente, l’intervento continua Castaldo di rifacimento c’è stato. L’operazione non è partita mercoledì 16 luglio ma nella seconda parte del giorno seguente. Un ritardo insignificante anche se mette in evidenza la volontà del sindaco di fare spot, ma è significativo il modo con il quale il lavoro è stato effettuato che rappresenta una pugnalata al cuore storico della città, aggiunge. Castaldo, affermando che l’intervento effettuato non è stato un recupero ad opera darte dell’arteria ma l’apposizione di un tappetino d’asfalto nel tratto compreso fra le scuola media Manzoni e piazza San Paolo.
Sperando che si fermi qui, va ricordato che il modo di intervenire dice l’ex assessore alla viabilità della prima giunta Ciaramella è in contrasto con quanto previsto dal piano di recupero del centro storico in vigore ad Aversa approvato, a suo tempo, dall’amministrazione di cui ero componente.
Quel piano ricorda fa esplicitamente divieto all’utilizzo di questo sistema nel centro storico della città, il vero cuore storico di Aversa. Perché sottolinea il cuore di Aversa non è via Roma, come affermano in tanti, che rappresenta quanto resta della antica via Appia, un’arteria di passaggio per chi era diretto a Roma, ma è il complesso di strade e stradine del borgo antico come via Santa Marta, via Santa Martella, piazza Plebiscito, piazza Normanna, Strada del Castello.
Con la ristrutturazione di questa arteria utilizzando l’asfalto, in dispregio a quanto prevede il piano di recupero del centro storico, è possibile ipotizzare dice Castaldo che l’amministrazione voglia riproporre il metodo per sistemare tutte le arteria che hanno un piano stradale dissestato.
Sicuramente è un metodo rapido, semplice, economico e gradito agli automobilisti, ma sottolinea non è duraturo, perché per realizzare strade in asfalto non si può gettare un tappetino di bitume sul basolato preesistente, occorre progettarle in maniera adeguata come si fa con le autostrade. Solo così lintervento dura nel tempo. Inoltre ribadisce lesponente del Pd non si può intervenire con lasfalto nelle strade di un centro storico tutelato da un piano di recupero come quello di Aversa.
E dice un modo di fare che dimostra disprezzo per la storia e larte di una città che si appresta a festeggiare il primo millennio di vita. Mi chiedo conclude se e quando il presidente dell’ordine degli architetti farà sentire la sua voce. Dopo aver gridato ai quattro venti il suo disappunto e dissenso per le toppe d’asfalto di via Roma è possibile che Enrico de Cristoforo chiuda gli occhi di fronte a questo scempio?.