Aversa. Avendo letto durante il mese di agosto proclami e comunicati slogan del sindaco, sognavo che la musica fosse cambiata.
Purtroppo, il mio spirito ottimista è stato nuovamente deluso: solita musica, stesso direttore, orchestra fantasma. Ancora una volta solo fumo dellillusionismo che si espande su Aversa. Sparite, abolite, cancellate tutte le iniziative e le manifestazioni estive, a discapito di chi già vive una condizione di difficoltà ossia anziani e famiglie disagiate.
Trasformato il cartellone da Estate in Città in Estate in Savana: stato di abbandono e progressivo deterioramento del Parco Pozzi; la più totale assenza di disinfestazione (mai sollecitata) che, unitamente allincuria del verde, ha determinato lo smisurato moltiplicarsi degli sgraditi ospiti, insetti e zanzare; via Seggio sotto assedio; incidenti stradali che hanno riempito le cronache dei giornali evidenziando ancora una volta la più totale assenza della programmazione e dellimpiego dei fondi per la sicurezza stradale; strade colabrodo rese ancora più inagibili da lavori fatti e non terminati (fibra ottica e wi-fi); via Roma che, nonostante il recente intervento pittoresco, si presenta sempre più disastrata, mettendo in mostra lenorme spreco di denaro. Uno spettacolo indecoroso.
Daltronde, cosa potevamo aspettarci altro da chi, pur di apparire, i primi giorni dellamministrazione annunciava solennemente: Via lauto di rappresentanza e lautista (salvo poi sostituirla con un auto della polizia municipale e un agente); Via tutti i dirigenti, sono sospetti (salvo poi sostituirli con un superdirigente che, come antipasto, affida alcuni lavoretti con un sistema tanto vituperato e poi, come piatti forti, genera i disastri della gara del Parco Pozzi bloccata e lobbrobrio della Ctp; La mia indennità sarà devoluta alle parrocchie, senza mai stabilire con quale criterio o regola (salvo poi dichiarare la gestirò io direttamente); Proseguiremo le battaglie avverso alcuni personaggi politici e su alcuni temi (salvo poi far cadere i temi nel dimenticatoio e far rientrare i personaggi fra gli amici degli amici).
Ecco lesatta fotografia dellincarnazione del prototipo della vecchia politica che ha generato disastri e disaffezione. Ciò nonostante, la sfrontatezza di continuare a lanciare improperi al passato, a gettare fango nei confronti di chi ha lasciato una cospicua eredità a questa amministrazione e a chi, con coraggio e rispondendo al mandato elettivo, esprime civilmente la propria voce di dissenso e, soprattutto, evidenzia il fallimento di unesperienza amministrativa.
Tralasciando volutamente quelli che ritengono les affaires sont les affaires, e quelli che il sommo poeta definiva che mai non fur vivi, il rammarico più grande è che a questo disastro partecipano passivamente consiglieri di un passato glorioso, e altri di spessore politico e di consenso, i quali hanno affidato il timone di una barca che sta per infrangersi sugli scogli dellillusionismo, dellinefficienza, della poca trasparenza e dellinettitudine.
Il consigliere comunale Gianpaolo Dello Vicario