Aversa. Lattività di bonifica avviata dallamministrazione nelle periferie cittadine accende la protesta dei residenti dei condomini affacciati su via Luca Giordano.
Chiedono che lEnte intervenga per cancellare lo sconcio rappresentato da un’area verde, abbandonata da quasi un decennio, posta all’angolo con via Giotto. Un’area che nel 2011 fu individuata dall’amministrazione dell’epoca per essere trasformata in parcheggio a pagamento da 80 posti auto, previo esproprio.
Oltre alla somma necessaria a realizzare il parcheggio, la deliberazione varata dalla giunta, la 709 del 2011, impegnava 240 mila euro del bilancio comunale per effettuare lesproprio di quel lembo di terra che era stato lasciato a se stesso dai proprietari per il decesso di chi se ne prendeva cura, cosicché si era trasformato in un ammasso di cespugli ed erbaccia incolta, con alberi da frutta lasciati a marcire.
Per il consigliere comunale Rosario Capasso quella delibera era da cancellare perché, affermò allepoca, La città non ha bisogno di nuovi parcheggi, né bianchi né blu, ne abbiamo già a iosa. Aversa sottolineava lallora esponete dei Futuro e Libertà ha bisogno di verde e nella quantità fissata dai parametri indicati dal professor Vittorini, tra gli autori del Piano regolatore, che ha individuato in 20 metri quadrati per abitante la necessità di verde per la nostra città.
Una tesi riaffermata da Antimo Castaldo, allepoca responsabile di Democrazia e Territorio, che ebbe come conseguenza lannullamento della delibera che però non fu seguita dallintervento di bonifica dellarea chiesto dai residenti.
Da quellerbaccia fuoriescono topi e scarafaggi insieme a tanti altri animaletti che mettono a rischio la salute di tutti ma sembra che lunico interesse di chi ci amministra sia quello di creare parcheggi, affermarono gli abitanti della zona.È una vergogna che l’amministrazione non intervenga, obbligando i proprietari dell’area alla bonifica o intervenendo direttamente operando in danno se la richiesta venisse ignorata, commentarono i residenti di via Giordano che ora, dopo gli interventi disposti dal sindaco, tornano alla carica e chiedono che faccia bonificare anche quellarea.
Sagliocco deve intervenire dicono perché quella bomba ecologica è vicina ad una chiesa, ad uffici pubblici frequentatissimi, a una scuola media e poi un anno fa, dopo la nostra ennesima protesta indirizzata questa volta alla nuova amministrazione, il sindaco aveva dichiarato alla stampa che avrebbe disposta la bonifica. Cera solo un passaggio da fare. Disse, quello di determinarne la proprietà per firmare lordinanza.
Un compito sottolineano che lo scorso settembre non era stato ancora assolto perché, secondo quanto riportato dai media, a causa dellassenza per ferie del personale degli uffici preposti Sagliocco era venuto a conoscenza del nome del proprietario solo da pochissimi giorni. Ma è passato un anno e lordinanza non è stata ancora firmata. Nella speranza che il sindaco se ne sia dimenticato gli riproponiamo la questione perché intervenga come sta facendo con le aree standard della periferia, concludono i residenti.