Aversa. Non va in vacanza il centro antiviolenza Noemi. Le volontarie guidate da Francesca Petrella hanno seguito in questi giorni il caso di una donna di Villa di Briano che ha denunciato il marito per il reato di maltrattamenti in famiglia alla presenza del figlio minorenne di otto anni.
Luomo, dopo aver minacciato la consorte, ha provato a darle fuoco con una tanica contenente acquaragia. La donna si è rivolta allo sportello antiviolenza aversano che, a sua volta, ha allertato il comando dei carabinieri di Aversa che hanno eseguito larresto, sequestrando la tanica di liquido infiammabile.
Questa volta ha detto Francesca Petrella, responsabile del centro Antiviolenza si sfiorata la tragedia tra le mura domestiche. Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio. Sarà nostro compito aiutare le vittime ad elaborare il trauma subito. Ringrazio le psicologhe Annalisa Coscione e Rachele Iacovino per limpegno profuso in questa attività e sollecito le vittime di violenza di genere a ricorrere alla denuncia per evitare lirrimediabile. Un grazie particolare ha concluso Petrella alle forze dellordine ed in particolare al comandate Giordano della stazione carabinieri di Aversa per il tempestivo intervento e per la vicinanza al centro Noemi.
Luomo già in passato si era reso protagonista di numerosi episodi di minacce e aggressioni fisiche nei confronti della moglie che, questa volta, grazie allaiuto ed il sostegno del centro antiviolenza, ha trovato la forza di chiedere aiuto. Nella vicenda un ruolo chiave è stato giocato dai volontari dello sportello ai quali la vittima della violenza si è rivolta. Istituito in città, nei locali della Casa della Cultura Vincenzo Caianiello, e voluto dallamministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco, lo sportello è coordinato da Francesca Petrella. E stata proprio questultima che, tempestivamente, si è messa in contatto con i carabinieri per segnalare quanto stava avvenendo in quellabitazione.