Aversa. I diversamente abili scendono in campo per difendere il proprio diritto ad una vita quanto più possibile normale, da vivere il più autonomamente possibile abbattendo le barriere architettoniche così come prevede la legge 13 del 1989.
Così dopo aver manifestato lo scorso 22 novembre in piazza Municipio per contestare la cattiva abitudine di chi occupa, non avendone diritto, gli stalli di sosta auto loro dedicati, i diversamente abili si confrontano con gli amministratori cittadini.
Lo fanno in un convegno che si terrà mercoledì 3 dicembre nel centro culturale Caianiello dove incontreranno le forze politiche e sociali cittadine per valutare insieme quanto sia rispettata ad Aversa la legge nazionale sull’abbattimento delle barriere architettoniche che, se cancellate, permetterebbero alla diversità di trasformarsi in risorsa.
Tema dellincontro-confronto che avrà inizio a partire dalle 15 e 30, sarà La diversità è una risorsa, non trasformiamo la in una mancanza. Anno zero: lo stato dell’arte delle barriere architettoniche ad Aversa. Un tema complesso sul quale si confronteranno con il presidente della consulta cittadina delle persone diversamente abili Marco Olivetti, il sindaco Giuseppe Sagliocco, il direttore del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Carmine Gambardella, il Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Alfredo Testa, lassessore ai lavori pubblici Elia Barbato, il docente di legislazione urbanistica della Sun Alberto Coppola, la progettista referente dellIstituto Nazionale per la Mobilità Autonoma dei Ciechi e degli Ipovedenti e Referente Fish Campania sullaccessibilità Carla Cuomo, il presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Caserta Domenico de Cristoforo, il presidente dell’ordine degli ingegneri della provincia di Caserta Vittorio Severino.
Considerando che la disabilità non è esclusiva di chi ne è affetto dalla nascita ma può far parte della vita di tutti, perché diversamente abili si diventa per incidenti automobilistici, incidenti sul lavoro, malattie o più semplicemente perché si invecchia, obiettivo dell’incontro-confronto non è soltanto fare il punto sulla riqualificazione urbana della città a favore delle persone diversamente abili per trasformare in realtà la base di una proposta di progettazione universale, capace di consentire laccesso ai luoghi e spazi pubblici a chi vive un handicap, bensì, migliorare la qualità di vita di tutta la cittadinanza.