Aversa. Gli scolatoi erano luoghi in cui le suore dellordine delle Clarisse deponevano le consorelle defunte.
Erano sedili ricavati nella pietra, dotati di un vaso. I cadaveri venivano seduti e fatti scolare su questi seggioloni, e gli umori della decomposizione raccolti nel vaso sottostante.
Lo scopo di questi sedili-scolatoi, chiamati anche cantarelle, era quello di liberare ed essiccare le ossa tramite il deflusso dei liquidi cadaverici e talvolta raggiungere una parziale mummificazione, prima che i resti venissero effettivamente sepolti o conservati in un ossario.
Durante il processo di scolatura le monache spesso si recavano in meditazione e in preghiera nelle cripte contenenti gli scolatoi per ricordare in modo inequivocabile la caducità della carne e la vanità dellesistenza terrena.
La pratica della scolatura, per quanto possa sembrare strana, era diffusa un tempo in tutto il Mezzogiorno, e si ricollega alla peculiare tradizione della doppia sepoltura.
Ad Aversa molte delle chiese monumentali, sedi o ex sedi di conventi, conservano queste strutture. Vi mostriamo quella presente nel convento di San Francesco.
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