Caiazzo aderisce alla giornata Unicef: “Adotta una pigotta”

di Redazione

CAIAZZO. Non poteva mancare alla giornata nazionale di promozione della campagna Unicef “Adotta una Pigotta” il Comune di Caiazzo, attesa l’importante del ruolo attribuito al suo primo cittadino, Stefano Giaquinto, con la designazione di Sindaco ideale dei Ragazzi.

Anche in piazza Portavetere, quindi, domenica 7 dicembre sarà allestito un banchetto finalizzato alla raccolta di fondi in favore del benemerito sodalizio di tutela minorile. Ma cos’è la “pigotta“, adottata dall’Unicef per la sua campagna nata nell’88, e grazie alla quale sono stati salvati più di 770mila bambini? “Pigotta” altro non è che il termine lombardo con il quale viene chiamata la tradizionale bambola di pezza fatta a mano, con cui hanno giocato molte generazioni di bambini. Per ogni “Pigotta” acquistata, grazie all’iniziativa del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, è possibile salvare la vita di un bambino. Ogni Natale l’Unicef è nelle piazze d’Italia per “dare in adozione” tutte le Pigotte realizzate dalle migliaia di volontari che aderiscono a questo progetto e per il quale la Giostra della Quintana di Foligno ha accettato di diventare sostenitrice con la propria immagine. L’iniziativa si è concretizzata in occasione dell’assemblea nazionale della Federazione Giochi Storici Italiani svolta a Firenze: nel corso della serata di gala, nel salone Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa, è stata presentata la “Pigotta” realizzata dall’Ente Giostra per mano di Stefania Menghini. Era presente la responsabile del progetto “Rinascipigotta Medievale” dell’Unicef, Colomba Tirari, mentre Renzo Angeli ha garantito che l’Ente Giostra diventasse testimonial del progetto. Ma come funziona l’iniziativa dell’Unicef? Con un’offerta minima di 20 euro si può adottare la Pigotta e consentire al Fondo dell’Onu di fornire ad un bambino africano interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque anni di vita. Il kit salvavita dell’Unicef è composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera antimalaria. Ogni bambola è accompagnata da una cartolina ed una carta d’identità con i suoi dati e quelli della persona che l’ha creata. Il progetto è nato nel 1988 e da allora ha avuto un crescente successo: soltanto negli ultimi nove anni sono stati raccolti oltre quindici milioni di euro, che hanno permesso all’Unicef di salvare più di 770mila bambini. La “Pigotta” può essere adottata in uno dei numerosissimi banchetti che i volontari dell’Unicef organizzano nelle piazze di tutta Italia, e quindi anche a quello che sarà allestito domenica 7 dicembre in Caiazzo, piazza Portavetere, recandosi presso un punto di incontro Unicef oppure nelle sedi territoriali del Comitato Unicef.

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